lunedì 31 maggio 2021

Viaggio nel tempo reading challenge. Sesta tappa.

 

E così siamo arrivate a metà percorso, ma Doc e Martin non hanno finito di portarvi a spasso nel tempo.
Anzi, vi dirò di più... Hanno deciso che le catene di gruppo sono molto movimentate e interessanti ma è giunto il momento di tornare a giocare in solitaria. 
Rimboccatevi le maniche forza, si parte!!!





Bene, ma prima di iniziare...

Ricapitoliamo un attimo velocemente le regole...

Siete stati divisi nei quattro gruppi che saranno il vostro supporto per tutto l'anno:

- Le Stregatte Letterarie

- Le Mangialibri

- I Lettori Erranti

- McFly Readers.


La sfida avrà durata annuale e gli obiettivi cambieranno ogni mese.

Il giorno giusto per iniziare - Arianna Vecchia

 

Titolo: Il giorno giusto per iniziare
Autore: Arianna Vecchia
Edizione: Edizioni Sì; 1 gennaio 2013
Pagine 112
⭐⭐⭐



Rosangela è una ragazza come tante, studia psicologia e ha moltissime passioni anche se effettivamente non ne insegue nessuna.
Quello che la frena è il suo peso: centoquindici chili che la fanno sentire inadatta e giudicata.
Tutto ciò finché non conosce il professore, quell'uomo che, a poco a poco, la trascinerà fuori dall'oblio del suo corpo.

"Studio psicologia con passione e tenacia perché devo prima capire cosa passi nella testa di persone come il mio maestro di musica e poi nella mia che ha recepito il suo messaggio come se fosse legge."

Eccomi qui, oggi, a parlarvi di un nuovo romanzo di un'autrice emergente.
Il romanzo in questione ruota intorno al tema dei disturbi alimentari e al giudizio della gente.
Si parte da lì, un giorno qualunque e una protagonista che semplicemente va a presentarsi. Una protagonista che grazie al suo modo di fare fa subito breccia nel cuore del lettore al quale è impossibile non empatizzare con lei!

"L'ipocrisia è una maschera elegante che illude solo i deboli. A questo punto, mi ritengo forte."

Dopo questa prima parte il cambio di direzione dell'autrice è evidente.
Il libro assume un tono più distaccato e lo stile diventa più lento a causa delle numerose ricerche di Rosangela sul tema dei disturbi alimentari, ricerche che vengono riportate in maniera piuttosto dettagliata.
Eccoci alla prima arma a doppio taglio che l'autrice ha scelto di maneggiare.
Infatti, se da una parte il lettore potrebbe apprezzare il lavoro di ricerca, personalmente ho trovato queste parti noiose e nel complesso neanche troppo utili al fine della storia.
Perché in fondo, si Rosangela è bulimica ma non sono né la sua consapevolezza né le sue ricerche a far svoltare la sua vita.

"Forse non esiste il giorno giusto per iniziare, ma l'inizio del giorno giusto."

Si arriva a un punto dove la vita di Rosangela sembra subire una svolta notevole e poi...
Accidenti! Nuovo cambio di direzione dell'autrice che personalmente non ho apprezzato affatto!
Sinceramente non ho capito dove volesse andare a parare l'autrice quando ha cambiato la scena in maniera così brusca.

È un libro che mi ha lasciata piuttosto perplessa, è un libro che è partito veramente bene ma poi si è perso. 

"Dicono che i folli siano quelli che cercano di afferrare il cielo con le mani.
Dicono che i folli siano vecchi bambini a cui hanno strappato i giocattoli dalle dita.
Dicono che i folli siano uomini a metà.

Dicono che i folli siano corpi vuoti.

Perché non dicono che i folli siamo noi che non sappiamo dove sia il cielo che non ricordiamo più come si giochi che siamo uomini disumani.

Dicono che i folli sono felici."


L'ANGOLO DEL CLASSICO Filumena Marturano - Eduardo De Filippo

 

Titolo: Filumena Marturano. Il sindaco del Rione Sanità
Autore: Eduardo De Filippo
Edizione: Mondadori; 1 gennaio 1966
Pagine 203
⭐⭐⭐⭐


Nonostante ami il teatro di De Filippo, è la sua prima opera che leggo.
Conoscevo già la storia che non si sposta un millimetro dalla rappresentazione.
Come tipico delle opere di Eduardo, accanto alla parte drammatica raccontata con maestria, troviamo la comicità che smorza i toni e rende la narrazione più leggera, pur trattando di temi molto seri.
Filumena è una ex prostituta che è innamorata di Domenico Soriano, che però è un mezzo guappo e donnaiolo che la fa soffrire di continuo.
Allora lei ricorre a un sotterfugio per trarre qualcosa di buono da lui e dai suoi soldi. Quando lui lo scopre però succedono un po’ di cose, alcune non prevedibili.
Ed è da qui che parte la recitazione con soli quattro personaggi principali e alcuni secondari che compaiono per poco.
Indubbiamente Filumena e Domenico occupano la scena ma risaltano anche Rosalia (nome non proprio tipico napoletano), Alfredo e Lucia. Soprattutto gli ultimi due sono quelli che aggiungono la parte più comica alla storia con battute, doppi sensi e fraintendimenti.
Napoli è sempre la protagonista principale del teatro di Eduardo, che parla e viene descritta attraverso i suoi personaggi.
Qui troviamo la Napoli dei bassi peggiori, quelli più poveri, dove non si vede mai il sole, ma anche quella che contrappone i più ricchi ma con pochi principi morali ai più poveri ma integri moralmente e capaci di provare i sentimenti veri e di agire secondo essi.
Per puro caso ho scoperto che esiste una versione cinematografica di De Sica con Mastroianni e Sophia Loren, intitolata Matrimonio all’italiana, che ovviamente devo recuperare.
È stato un po’ particolare leggere il napoletano scritto, perché non è esattamente lo stesso di quello parlato, ed essendo una versione degli anni 40, ho trovato un paio di termini che nemmeno io conoscevo così, probabilmente cambiati nel frattempo.

L' ANGOLO DEL CLASSICO Uccelli di rovo - Colleen McCullough

 

È davvero complicato per me ora recensire questo libro, dopo un gdl lungo quasi un mese, per cui ringrazio Baba del blog Desperate bookswife.


Titolo: Uccelli di rovo
Autore: Colleen McCullough
Edizione: Bompiani; 1983
Pagine 544
⭐⭐⭐⭐

Si tratta della storia della famiglia Cleary, che parte dalla Nuova Zelanda con i capostipiti Fiona e Paddy, e i tanti figli che ne discendono, che si spostano in Australia grazie alla donazione della sorella di Paddy, Mary, irlandesi di origine, della tenuta di Drogheda con i suoi allevamenti di pecore.

Prosegue poi con i figli di Meggie, Justine e Dane, che spostano la narrazione in Europa, tra Roma e Londra.


“Continua a dormire, poiché soltanto i buoni muoiono giovani. Perché ci affliggiamo? Sei fortunato ad esserti sottratto così presto a questa tediosa esistenza. Forse l’inferno è questo, un lungo periodo legati alla schiavitù sulla terra. Soffriamo le pene dell’inferno vivendo...”


Questo è lo spirito di tutto il libro, dall’inizio alla fine, della storia di tutti i componenti della famiglia Cleary nelle tre generazioni che incontriamo durante quasi un secolo, in particolare per le donne.

Protagonisti ce ne sono tanti ma su tutti spiccano Fee, la capostipite, e Meggie, unica sua figlia femmina, e padre Ralph de Bricassart, da un lato, e poi Justine e Dane, i figli di Meggie, dall’altro. Accanto a loro però si muovono tantissimi altri personaggi tra cui i fratelli di Meggie, che restano però un po’ in secondo piano sul totale del libro, pur risaltando in alcuni singoli momenti.

Per me su tutti emerge Justine, che sola riesce a cercare il riscatto e liberarsi dai propri demoni, mentre tutti gli altri finiscono per essere causa della propria fine disastrosa nonostante fosse chiaro dove li avrebbero condotti le loro azioni e le scelte fatte, così come fa un uccello leggendario che intona il suo canto migliore proprio mentre è infilzato da una spina di rovi.

Red - Kerstin Gier


Ed ecco che, quando finalmente mi decido a leggere le serie di cui sento tanto parlare in certi momenti e che quindi rimando, possono scattare i colpi di fulmine!


Titolo: Red. Trilogia delle gemme #1
Autore: Kerstin Gier
Edizione: Corbaccio; 28 febbraio 2013
Pagine 329
⭐⭐⭐⭐

Dopo un piccolo prologo che risulta inizialmente incomprensibile, ma che poi, richiamato nell’epilogo, fa facilmente supporne l’origine, ci ritroviamo catapultati nel mondo di Gwendolyn, ragazza sedicenne alle prese con la quotidianità normale per una sedicenne, fatta dalla sua migliore amica, Leslie, serate di pizza e dvd noleggiati, scuola e prime esperienze con i ragazzi.

Ma la sua famiglia non ha proprio nulla di normale. La cugina Charlotte è l’ultima discendente della famiglia Montrose che sia in grado di viaggiare nel tempo, e tutti sono perciò in trepidante attesa che il miracolo del primo viaggio avvenga, al punto da non accorgersi delle strane esperienze che capitano a Gwen.

GDL La canzone di Shannara - Terry Brooks



E così siamo infine giunti al terzo e ultimo capitolo di questo viaggio nel mondo di Terry Brooks e della sua serie legata al magico mondo di Shannara, realizzato insieme al Club delle lettrici compulsive e al blog Toglietemi tutto ma non i miei libri, che però non partecipa a questa ultima lettura.

Con questo terzo volume finisce la trilogia del primo ciclo.

Con la tristezza che segna sempre il passaggio da un’epoca a un’altra, anche se in realtà di generazioni ne abbiamo viste susseguirsi diverse in questi libri, partendo da Shea e Flick Ohmsford, della stirpe di Jerle Shannara, passando per il nipote Wil e finendo con i figli Brin e Jair, ma lo stesso è stato per gli elfi Elessedil e per i sovrani di Leah, che abbiamo visto avvicendarsi in queste storie.

martedì 25 maggio 2021

L'istituto - Stephen King

 

Titolo: L'istituto
Autore: Stephen King
Edizione: Sperling & Kupfer; 10 settembre 2019
Pagine 576
⭐⭐⭐⭐⭐


Quella racchiusa in questo libro è una storia piuttosto strana, sarà che i protagonisti sono un gruppo di ragazzini. Ragazzini alquanto particolari, con poteri telepatici o telecinetici, che vengono rapiti e portati in un posto definito "L'istituto".
All'istituto ogni bambino ha una camera tale e quale a quella di casa sua.
Le regole sono rigide nella struttura, test e iniezioni, ricompense e punizioni da parte dei sorveglianti.
Questi bambini saranno costretti a crescere in fretta ma se c'è una cosa bella che l'istituto ha forgiato si trova nel loro legame.
Quella che lega Luke, Kalisha, George, Nick, Helen e Avery è un'amicizia unica che difficilmente avrebbero trovato se non ci fosse stato questo evento ad avvicinarli.

venerdì 14 maggio 2021

Città di ossa. Shadowhunters The mortal instruments #1 - Cassandra Clare

Finalmente mi sono decisa a leggerlo diranno in tanti.

Ebbene sì, è accaduto!😆
E devo dire che l’ho anche apprezzato.
Temevo questo incontro con la fantomatica Clare ma tutto sommato non è andato male. Certo è un primo volume in stato embrionale e questo si avverte in tutto il libro ma i presupposti sono decisamente buoni.


Titolo: Città di ossa. Shadowhunters the mortal instruments #1
Autore: Cassandra Clare
Edizione: Mondadori; 15 marzo 2016
Pagine 541
⭐⭐⭐⭐


L’adolescente Clary decide una sera di andare al Pandemonium, famoso locale alternativo, con il migliore amico, Simon e fa il primo incontro della sua vita con gli Shadowhunters, i cacciatori di demoni sulla terra.
Il giorno dopo le riserva una serie di rivelazioni ancora più sconvolgenti, dopo le quali la sua vita non sarà più la stessa.

La cura Schopenhauer - Irvin Yalom

È il primo romanzo che leggo di uno psicoterapeuta famoso contemporaneo e devo dire che ne sono rapita ed estasiata.

Titolo: La cura Schopenhauer
Autore: Irvin Yalom
Edizione: Neri Pozza; 25 giugno 2009
Pagine 479
⭐⭐⭐⭐⭐


Seguiamo dei piani narrativi diversi contemporaneamente. Uno è la storia di Julius e la sua scoperta nelle prime pagine di avere un melanoma e che gli restano pochi anni di vita, forse uno. A questo si affianca fin da subito la storia di Philip, suo ex paziente, che il dottore cerca per un insano istinto di andare a testare l’effetto che abbia avuto la sua terapia sui pazienti che ha curato a distanza di anni, scegliendo però proprio quello che ne ha tratto minori benefici, apparentemente. Ed è proprio quello che sta cercando di diventare terapeuta filosofico e chiede allo psichiatra una supervisione.
Subito dopo si aggiunge la narrazione della terapia di gruppo, del gruppo già avviato in cui viene inserito Philip.

giovedì 6 maggio 2021

Le confidenze di...Francois Morlupi!!!

 

Ho letto il suo giallo noir "Come delfini tra pescecani" uscito il 29 aprile, grazie alla casa editrice Salani, e ne sono rimasta molto colpita.

E quindi non potevo esimermi dal contattarlo per fargli i miei complimenti e carpirgli qualche confidenza!😉




Francois Morlupi nasce nel 1983. Italo-francese, lavora in ambito informatico in una scuola francese di Roma.
Prima di questo ha scritto due romanzi ed è stato vincitore del Premio per il miglior giallo/noir dell'anno, al Festival di Grottamare, con il suo "Formule mortali".

*Francois conoscerti è un vero piacere. Complimenti per questo libro. Mi è paciuto molto ed ora sono decisa a leggere anche gli altri due con protagonista Ansaldi.
Ma veniamo a noi. Da dove nasce l'idea di ambientarlo a Roma?*

Sono nato a Roma, ci vivo e ci lavoro. Pertanto era inevitabile che scegliessi di raccontare una realtà che conosco. Per essere il più realistico possibile e veritiero. Non sarei riuscito ad ambientare il mio noir in una città sconosciuta.

*E secondo me si nota il tuo parlare di una realtà che conosci. I tuoi personaggi invece come nascono? C'è qualcosa di te in loro? Ce n'è qualcuno che ami particolarmente?*

I miei personaggi nascono dal desiderio di mettere in scena dei protagonisti non supereroi, con tante sfumature. Posseggono molte qualità e altrettanti difetti; sono perfetti nella loro imperfezione. Ognuno di loro non è dunque nè bianco nè nero, ma grigio. E ognuno di loro possiede sicuramente alcune mie caratteristiche: ad Ansaldi ho dato la mia passione per l'arte, a Eugenie la mia passione per la letteratura francese, a Leoncini la mia passione per la storia, a Di Chiara l'essere romano, romanista amante del calcetto e del cinema coreano sottotitolato.

*Quindi ognuno di loro ti è caro, giusto?*

Sì assolutamente! E probabilmente Ansaldi è il personaggio a cui sono più affezionato.

*Ecco, condivido. 😄 Nel tuo libro oltre alla parte relativa alle indagini, emergono diversi temi impegnati che non si ritrovano facilmente nei gialli e nei thriller...*

Per me nei noir, l'indagine è anche una scusa per poter raccontare altro, come la quotidianità dei miei protagonisti che affrontano, nel loro piccolo, mille problemi esistenziali. O la città di Roma, che è la sesta protagonista del romanzo. Non è nè testimone nè vittima, ma anzi interagisce e interferisce nell'inchiesta.

*Si avverte nel libro e nelle tue parole quanto le sia legato, infatti. Cambieresti mai città? Ti senti più romano o francese?*

No, anche se in alcuni istanti di rabbia sì. Ma poi lucidamente non la cambierei per nulla al mondo. Mi sento sia romano che parigino, con alcune caratteristiche tipiche dei romani e altre tipiche dei parigini. 

*Ti va di confidarci quali?*

L'ironia, l'autoironia, il sapersi improvvisare anche quando si devia dai binari programmati, che sono caratteristiche tipiche dei romani. Mentre invece magari la puntualità, l'apertura critica e cartesiana in alcuni ambiti sono tipiche dei francesi.

* Quindi il connubio perfetto! E i difetti?😀*

No non è il connubio perfetto! Di difetti ho sicuramente l'essere permaloso che appartiene a entrambe le culture e anche una certa presunzione in certi ambienti.

*Sei anche tu umano, vicino ai tuoi personaggi. Hai già in mente altre avventure per i cinque di Monteverde? Ritroveremo anche Stopparo?*

Sì ho già in mente una seconda indagine per loro e ritroveremo anche Stopparo, certo.

*Ottimo. Ho avuto l'impressione che non resterà a lungo un personaggio secondario...*

Lo penso anche io, e me lo auguro!

*Questa mi sa di anticipazione!!! Non vedo l'ora di leggere di nuovo questi meravigliosi personaggi. 
Per finire vuoi lasciarci qualche confidenza per il blog?*

Sì certo. Mi auguro che il libro abbia successo e che possa riuscire, prima o poi, a realizzare il mio sogno di un commissario...durante il Terzo Reich.

* Wow ora ci hai incuriositi. Sono curiosa di poterti leggere anche in "versione storica"!
Ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato e complimenti ancora per questo bel romanzo, in attesa del nuovo!*


NEL SEGNO DEL GIALLO Come delfini tra pescecani - Francois Morlupi

 


Titolo: Come delfini tra pescecani
Autore: Francois Morlupi
Editore: Salani; 29 aprile 2021
Pagine 416
⭐⭐⭐⭐


Purtroppo scopro solo dopo aver finito questo libro che ci sono altre due indagini precedenti del commissario Ansaldi e della sua squadra e questo per la mia ossessività è stato un duro colpo!
Devo dire che però fortunatamente non ho avvertito tanto la carenza in quanto sembra comunque di fare la conoscenza per la prima volta con i protagonisti.

Ci troviamo di fronte a un giallo di stampo classico con il ritrovamento del cadavere di un ottantenne apparentemente suicidatosi, indagini serrate e pochi colpi di scena, per nulla sconvolgenti.