mercoledì 27 marzo 2024

Tu leggi? Io scelgo… La biblioteca di sangue e inchiostro-Emma Törzs

Questo mese per l’appuntamento con questa rubrica che amo ho scelto dalle mie compagne di merenda, una lettura su cui sono stata molto fortunata, perché è riuscita ad appassionarmi in un momento davvero molto molto difficile per me…

La biblioteca di sangue e inchiostro - Emma Törzs

Mondadori, settembre 2023; 396 pagine

⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️



I libri sono magici, ma questa volta magici davvero.

Joanna, Esther e Cecily sono sopravvissute ad Abe, il padre, morto dissanguato da uno dei suoi libri, ma la famiglia si è spezzata.

Joanna è rimasta nella casa di famiglia ad alzare gli scudi ogni sera; Esther, seguendo le indicazioni segrete del padre, è costretta a spostarsi di anno in anno per sfuggire ad una misteriosa minaccia e non ha mai saputo nulla della sua madre naturale; Cecily, la madre di Joanna e matrigna di Esther, stufa di essere schiava della magia, si è allontanata dalla casa.

Nicholas è un giovane Scriba e Collins è la sua guardia del corpo e la loro vita è destinata ad essere sconvolta da una serie di scoperte.


Le due ragazze sono sorelle molto diverse: una isolata, solitaria, silenziosa e più pacata; l’altra dura, attiva, caparbia e coraggiosa. Anche se poi forse in realtà sono più simili di quanto sembrino.

Sono entrambi anche fragili e semplici, sono donne normali nonostante la magia che accompagna le loro vite.

Ed è questo che le rende così tanto accattivanti, lontane dalle donne forti, intoccabili, dure e spietate a cui siamo abituate ultimamente. 

E anche Nicholas e Collins sono molto simili a loro in questo, nonostante il loro potere apparente, dovuto soprattutto alla conoscenza.


Questo libro è riuscito a catturarmi con l’originalità e l’imprevedibilità che lo accompagnano, in un momento in cui faccio fatica ad appassionarmi a qualunque cosa.

Mi ha catturata, stregata, sia per i colpi di scena, che per le idee, che per lo stile narrativo.

Esordio perfetto per questa scrittrice.

Confido in un seguito.

martedì 27 febbraio 2024

Tu leggi? Io scelgo…La casa ai confini della magia-Amy Sparkes


Ed eccoci al nuovo appuntamento mensile con la rubrica che più amo in cui si sceglie dalle letture di una delle altre partecipanti scelta dal caso.

Stavolta ho scelto da Graziella di Libri e librai e sono rimasta contentissima! Ecco la mia lettura…



La casa ai confini della magia-Amy Sparkes

Terre di mezzo, marzo 2021 - 134 pagine

⭐️⭐️⭐️⭐️


Nove è un’orfanella che è stata messa in salvo dalla strada da un anziano uomo disilluso che protegge i bambini soli in cambio dei loro doni speciali.

Questi doni sono i frutti dei loro furti. Infatti conosciamo Nove proprio in occasione di un tentativo di borseggio da cui trae un oggetto misterioso: una statuetta di una casa. Ma scopre presto che nasconde un segreto: è magica.

E in compagnia dei suoi strampalati abitanti, Eric il troll, Basito il mago e Cucchiaio lo scienziato, affronta strepitose avventure che sembrano poterle restituire una speranza.


Inizialmente la bambina protagonista mi è risultata un po’ antipatica, sembra brusca e scostante sempre con chiunque incontri, e soprattutto mi urtava quando lo era con il dolcissimo Eric che aveva per lei sempre una para carina e una caramella per risolvere i problemi.

Poi invece facendone la conoscenza pian piano si capisce che la sua scontrosità è una corazza e che nasconde molte emozioni diverse e una grande fragilità. 

La sua storia fino a quel momento del resto è stata una prova durissima e le ha insegnato a non fidarsi mai di nessuno, a non essere grata perché poi si finisce per essere debitrice e a non piangere mai per non mostrarsi debole.

Inoltre si nota il suo grande cambiamento quando ha a che fare con i libri, in particolare i gialli, che adora, e il bibliotecario che le permette di prenderli in prestito anche senza tessera.


Tutti i protagonisti sono tutti caratterizzati a meraviglia ed è impossibile non affezionarglisi anche se il mio preferito è stato il domestico troll Eric (se non si era capito prima).

La casa con tutte le sue stranezze è divertentissima e non finisce mai di stupire con nuove particolarità.


Ma la cosa più bella è stato il finale perché la figura della strega e la scoperta legata al suo ruolo e alla motivazione della maledizione che ha lanciato sulla casa sono carichi di significati e insegnano tanto sul rispetto e la tolleranza.


Lettura adatta ai bambini ma che può intrattenere piacevolmente anche un pubblico adulto.

venerdì 26 gennaio 2024

Tu leggi? Io scelgo…Heartsong Il canto del cuore-TJ Klune (Green creek #3)

Eccomi tornata a partecipare a questa bella rubrica dopo una pausa in un periodo in cui ho fatto tanta fatica, che non è ancora completamente passato. Ma mi mancava ed eccoci qui!

Questo mese ho scelto la mia lettura da Ludovica Ponzo  e con grande gioia devo dire perché ho finalmente avuto la spinta a proseguire nella lettura di una serie che ho tanto amato e che non mi ha delusa nemmeno questa volta!



Heartsong. Il canto del cuore - TJ Klune

(Green creek #3)

Triskell edizioni, aprile 2021 - 528 pagine

⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️


Terzo capitolo di questa saga che mi ha rubato il cuore.


Il lupacchiotto al centro della storia stavolta è Robbie, e nonostante non fosse uno dei miei preferiti e nemmeno uno dei personaggi principali, la sua storia diventa fondamentale per l’importanza che ha in relazione alla storia di Green Creek e di tutto il branco Bennett.


E in realtà, in questa che è la sua storia personale, ho anche imparato ad amarlo.

E poi c’è Kelly che è quello tra i fratelli che mi piace di più e che qui viene fuori in tutto il suo splendore.


Come sempre il mix tra lacrime e risate e tenerezza infinita è vincente e mi fa venir voglia di restare in queste atmosfere per sempre.

In effetti invidio tanto le sensazioni che riesce a trasmettere di condivisione, vicinanza e di appartenenza e mi piacciono da morire le atmosfere di rilassatezza e umorismo che riescono a creare i membri del branco nonostante stiano attraversando un momento non esattamente facile come quello in cui affrontare uno stregone e la Alfa Hughes.


In generale i due grandi temi qui diventano proprio questi: da un lato, la sofferenza dell’essere allontanato da casa e dalla propria famiglia e privato dei propri ricordi di Robbie, e quanto questo possa recidere i legami o quanto invece questi sorgano comunque spontaneamente e si affermino di nuovo, ma anche, indirettamente, quanto il passato possa influire sul presente e se sia determinante per ciò che abbiamo e che siamo oggi.

Dall’altro lato sta invece la lotta per la libertà e l’uguaglianza di questi lupi che non accettano più discriminazioni e che hanno fatto di tutto, fin dall’inizio, perché non ci fossero limiti di sorta, accettando gli umani fra di loro ma anche trovando un modo per tenere a bada e quindi permettere agli Omega di vivere, per la prima volta.

Ecco in entrambe gli aspetti Klune riesce magicamente a soddisfarmi, soprattutto in quei momenti che riguardano la relazione con il dolcissimo Kelly e il loro rapporto. 


Questo è un mondo da cui non vorrei mai separarmi una volta che ci entro e, pensare che mi manchi solo un ultimo capitolo, adesso fa un po’ male.


“E siamo rimasti seduti per quasi due ore senza dire una parola.

Alla fine, ha spezzato il silenzio.

Sai che cosa ha detto?

“Penso che qualunque posto possa essere speciale se ci impegniamo”

E tutto lì.”

lunedì 13 novembre 2023

Nannina - Stefania Spanó

https://drive.google.com/uc?export=view&id=1IaguCOmnqkzs6abaD-VW5huTvQPRz_no
Nannina - Stefania Spanò
Garzanti, aprile 2023; 224 pagine
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

Oltre che per la testimonianza storica, ho scelto questo mestiere anche perché un mestiere che non esiste piuttosto ci mostra chiaramente cosa abbiamo perso nel diventare ciò che siamo e ciò che ancora dentro di noi esiste, sebbene si fatichi a trovargli un nome.”

Ecco quello che è l’intento di questa storia, dell’autrice Stefania, che ci dichiara alla fine del libro.
Ed è proprio dalla fine che voglio iniziare, tra le lacrime ma con un sorriso, a raccontarvi questo capolavoro.
Sarà che, da buona napoletana, conosco non solo tutti i luoghi della storia ma anche le sensazioni che fanno vivere, sarà che ho trovato tantissimi parallelismi tra la mia vita e quella della giovane Stephanie, ma questo libro è diventato un pezzo del mio cuore.
Stefania è riuscita a fare molto bene entrambe le cose, facendoci avvicinare sia al mondo di Napoli più magico, quello più verace, dove nei vicoli si parlava non solo il dialetto ma la lingua delle favole, dei racconti di poco conto, le stroppole, che univano la gente del quartiere e servivano da collante per avvicinare le persone e tenere viva la memoria, sia alla faticosa e disperata ricerca di Stephanie del proprio posto nel mondo, della necessità di rinsaldare le proprie origini, grazie al rapporto con la nonna Nannina, affermata cuntastroppole, per poter diventare grande e comprendere il senso della propria esistenza, nell’ambizioso tentativo di unire il passato al presente, le tradizioni e le condizioni sociali attuali mutate rispetto al passato.

Ed è possibile a noi osservare ma anche alla ragazza farlo, grazie all’incontro fra tre generazioni di cui la più vecchia e la più giovane sono quelle prorompenti, anche perché “femmine”, mentre il padre Francuccio entra solo a fare da mediatore quando serve in punta di piedi o a moderare la vitalità della figlia. La zia Rosetta, la mamma Adelina, la sorella della nonna Maculata…sono le donne a far da protagoniste.
Accanto alla tradizione sta così la narrazione del coraggio, in un’epoca mai diventata inattuale, in cui le donne o stanno zitte e non si lamentano, come Stephanie rimprovera ad Adelina, oppure, se hanno il coraggio di denunciare le ingiustizie, vengono dichiarate pazze e rinchiuse in manicomio.

Una serie di somiglianze sconcertanti tra la protagonista e me come il fatto di abitare al terzo piano nello stesso palazzo della nonna, e che per protezione resti all’interno delle pareti di quell’edificio che sono diventate la sua prigione dorata, mi hanno fatto calare nella lettura come se mi fondessi con lei e potessi capirne l’ansia di vivere ma anche l’angoscia.
Così Nannina è diventata la nonna che ho avuto ma anche quella che, per certi aspetti, non ho mai avuto, quella che tutte le ragazzine dovrebbero avere per aiutarle a superare le difficoltà dell’esistere.

Le parole e i comportamenti della bambina e del suo pensare metà italiano e metà dialetto sono rese con una vividezza e naturalezza tali da sembrare di vederla, di conoscerla.
Il quartiere è quello fatto per metà dai fatti tristi che purtroppo conoscono tutti attraverso le notizie di cronaca e le serie tv, ma per metà è invece fatto da quella materia impalpabile che solo chi ci è vissuto puó conoscere davvero, che è dato da un insieme di condivisione e distanza, che può essere raccontato così bene solo da chi lo ha conosciuto personalmente, come l’autrice.

Grazie alla ce Garzanti per questa esperienza emozionante.

venerdì 8 settembre 2023

I vagabondi - Chuck Wendig


I vagabondi - Chuck Wendig

Fanucci editore, gennaio 2023 - 832 pagine

⭐️⭐️⭐️⭐️


Chiaramente di ispirazione Kinghiana, a cui sono fatti diversi richiami e tributi nel testo, alcuni anche apertamente dichiarati.

Da L’ombra dello scorpione prende la base della trama dell’epidemia che porta alla fine dell’umanità e di alcune persone che cominciano a camminare, di punto in bianco, per raggiungere un luogo che, per gli altri, appare indefinito. 

Affiancata a ciò assistiamo a, ugualmente ispirata, la classica lotta tra il Bene e il Male, tra personaggi che, in alcuni casi sono dichiaratamente buoni o dichiaratamente cattivi, come Stover, Shana e Marcy, in altri, come in particolare nel caso del predicatore Matthew, sono solo molto deboli e quindi non si capisce bene che parte prenderanno.

E fin qui direi che, sebbene ben riuscita, ovviamente non fa gridare al miracolo perché, seppure conturbante nella rispondenza a ciò che sta succedendo nella vita reale, però King lo aveva immaginato già molto tempo prima, quando i giochi non erano ancora così evidenti.


Si differenzia però per il ruolo dell’AI in questo, Cigno nero, un ruolo che va ben al di là di quello dei suoi creatori e sviluppatori, e al di là anche di quello che potremmo pensare noi, con l’inclusione delle nanoparticelle e molto altro, il che farebbe gridare al miracolo qualsiasi odierno complottista.

A parte il paradosso di Cigno nero che si manda il messaggio dal futuro per avvisarsi e vabbè la conclusione…


Accanto a questi aspetti stanno altri aspetti che ho trovato molto interessanti: la battaglia politica, in alcuni aspetti per me esilarante, tra la Hunt e Creel, populista ed epigono inconsapevole di Trump, e quella tra fede e non fede, che attanaglia diversi protagonisti, tra cui anche lo stesso Benji, in maniera piuttosto esplicita.


Tutti i personaggi sono splendidamente caratterizzati  (per me però Benji, Marcy e Arav sono il top anche se ammetto di aver avuto un debole per Landry) ma soprattutto è di una attualità sconcertante tutto quello che riguarda i comportamenti e le reazioni delle persone, compresa la lotta dei suprematisti bianchi, i cambiamenti climatici, ma, soprattutto, l’epidemia nata dai pipistrelli (e anche le vere origini) scritta già nel 2019.


Non vado troppo oltre per non fare troppi spoiler, pur avendo già dato qualche spunto.

Dico solo che secondo me vale la pena leggerlo pur non brillando per originalità degli spunti, senza farsi spaventare dalla mole.


“Come dice il detto, il diavolo sa ben citare le scritture per i suoi scopi”

venerdì 28 luglio 2023

Questa volta leggo…L’estate in cui imparammo a volare-Kristin Hannah

Questo mese per questa rubrica a tema, che poi andrà in vacanza per agosto, siamo rimaste solo in tre ed è stata scelta la parola ESTATE.

Quale parola più adatta per questo periodo direte voi…

E mi sono ritrovata una lettura perfetta per l’occasione anche se in realtà non si è trattato, purtroppo per me, di una lettura per niente perfetta.



L’estate in cui imparammo a volare - Kristin Hannah

Mondadori, ottobre 2021 - 624 pagine

⭐️⭐️⭐️


Ritroviamo Tully e Kate, le protagoniste di Vola via, prima ragazzine e poi man mano adulte, nello svolgersi delle loro vite insieme da amiche inseparabili, mentre scorrono sullo sfondo gli anni 70,80 e fino ai 90.

Leggere questo primo libro dopo aver letto il secondo è stata una strana esperienza.

Sono stata contenta di ritrovare le due protagoniste che avevo tanto amato e che mi avevano fatta disperare, però purtroppo il livello è stato decisamente inferiore rispetto al successivo, e devo dire che è una delle rare volte che mi succeda di non leggere le serie nell’ordine corretto, per una specie di mania ossessiva, ma soprattutto la prima volta credo che trovo il seguito migliore del primo.

Purtroppo qui Tully mi è sembrata troppo tutto, davvero eccessiva all’inverosimile e poi insomma, voglio dire, una cosa è che tu commetta un errore senza volere, a causa del bagaglio di sofferenza che ti porti dietro, un’altra è che lo faccia dopo mille volte e che insista pure nella tua posizione, convinta di essere nel giusto, dopo averci pure riflettuto, come allo stesso modo non può essere lo stesso se tu un errore lo commetti da ragazzina o se lo fai a 30 anni!

Mi sembra che le vada bene così e che sia davvero troppo convinta di sè e esaltata da non guardare al di là del proprio naso.

Io una persona così non la reggerei nemmeno per un istante ed è per questo che non sono riuscita ad apprezzare minimamente nemmeno Kate, arresa a essere un ombra, a restare sempre nella sua scia, va bene se è quel che vuoi, ma anche a approvare i suoi comportamenti e il suo modo di essere e perdonarla di continuo, anzi cercarla sempre dopo l’ennesimo litigio, come se ormai non ci fosse niente da fare.

E lei non impara mai ma proprio mai!

L’unica volta che lo capisco è stata l’ultima nel libro e beh lì insomma ci sta che si superi tutto.

Ed è anche comprensibile il modo in cui poi Johnny tratta Tully nel secondo, sfido io! (Anche se in fondo pure lui se l’è voluta tanto e anche a lui a volte ci sarebbe voluto qualche schiaffo!)

Quella conclusione è però qualcosa che vale la lettura del libro e che strazia l’anima, come non si può immaginare prima, perché il tenore della narrazione cambia totalmente.

E nulla è riuscito a fare il fatto di conoscere già gli eventi dal secondo: la sofferenza è stata come se fosse la prima volta che ne leggevo.

mercoledì 28 giugno 2023

Ci provo con… Once more upon a time - Roshani Chokshi

Ultimo appuntamento mensile con la rubrica in cui ci cimentiamo con sempre nuovi autori, prima della meritata pausa estiva.

Stavolta ho scelto una lettura molto leggera e frizzante per restare in tema e, grazie alla casa editrice Fanucci, ho avuto una piacevolissima esperienza.



Once more upon a time - Roshani Chokshi

Fanucci, marzo 2023 - 180 pagine

⭐️⭐️⭐️⭐️


Ambrose e Imelda sono un principe e una principessa, novelli sposi del regno Fortezza dell’Amore. Intanto tralasciamo come lo siano diventati ma ora lo sono.

Classico direte voi…eh no perché quanto potrete trovare di classico in questa fiaba termina qui!

Perché restano re e regina per un solo giorno, poi smettono di amarsi per il patto che lui fa con la strega per poter salvare l’amata da un pomodoro avvelenato sfuggito al drago guardiano (tralasciamo anche su questo anche se ho trovato semplicemente fantastica questa idea!).

E così adesso i due non si amano, anzi per dirla proprio tutta, non si sopportano. Ma accettano una missione dalla stessa strega che ama gli accessori di moda, in cambio di ciò che desiderano, cioè la libertà dal padre e dalla famiglia lei, un regno da governare facendosi valere sui fratelli, lui. In fondo si tratterà di sopportarsi solo per pochi giorni ancora.

Ma le cose non vanno sempre come si spera e le storie a volte fanno dei giri strani, e poi può capitare di trovare qualcosa proprio mentre si stava cercando qualcos’altro…


Questa coppia, per tutto il viaggio mi ha ricordato tantissimo Fiona e Shrek, insieme al fidato mantello-destriero Ciuchino.

Sì perché sono agli antipodi delle coppie delle fiabe, irriverenti e sarcastici, e poi insomma sono una principessa che non è proprio un gioiellino, non porta le scarpe, ha modi bruschi e i capelli che non si sa da quanto non vedono un pettine, e un principe azzurro che non è tutto d’un pezzo ma fragile e con delle paure, e non è biondo, ma almeno ha le spalle larghe.


E anche i temi non sono proprio da favola, perché si va dalla incomunicabilità tra fratelli fino alla competizione, dalla difficoltà a fare i genitori capendo i propri figli e a trovare un equilibrio tra l’autonomia e il controllo, al bisogno di riconoscimento e realizzazione personale, dal bisogno di libertà al chiedersi cosa sia veramente il sentirsi liberi e quanto stare soli possa dare questa opportunità, alla paura di essere abbandonati e a come questo possa portare a chiudersi e a perdere delle bellissime occasioni…

Insomma tutte tematiche attualissime che mai avremmo pensato potessero trovarsi ad affrontare un principe e una principessa, trattate senza banalità anche se in poche pagine.

E sì per i più esigenti che vogliono l’amore strappalacrime c’è anche quello, anche se non proprio esattamente come ce lo saremmo aspettati…


Chicche in più la copertina meravigliosa, con tutti gli elementi della storia che si collegano ovviamente solo una volta letta, e i richiami a tante fiabe diverse sparsi qui e lì nella narrazione, il principale e più evidente e per me riuscito, alla Bella addormentata nel bosco.