giovedì 30 settembre 2021
Viaggio nel tempo reading challenge - decima tappa
martedì 28 settembre 2021
L' ANGOLO DEL CLASSICO Come le mosche d'autunno. Il ballo - Irene Némirovsky
Era la prima volta con la Nemirovsky per me.
Finora avevo sempre teso a rimandare questo incontro perché la temevo, e in effetti aveva senso.
Ho letto questi due romanzi brevi grazie a un libro viaggiante e la sensazione è come di un pugno.
La scrittura è scorrevole e piacevole ma i temi sono belli tosti.
In tutti e due i romanzi, che narrano vicende molto diverse, si nota la stessa idea di fallimento dell’umanità.
Nel primo caso assistiamo alla disfatta di una famiglia costretta a fuggire dalla oppressione russa fuggendo in Francia dovendo fare a meno di tutte le ricchezze a cui erano abituati e alla libertà vera, vivendo sempre braccati e costretti, estranei alle abitudini francesi. E qui vediamo contrapposte la figura della vecchia balia che li raggiunge con i gioielli d’oro che teneva nascosti, dopo che i due ragazzi sono tornati dalla guerra, e che resta legata al passato e a quel che erano prima, e le figure dei giovani che invece cercano con grandi sforzi di emanciparsi dal loro passato e adeguarsi ai nuovi canoni.
Nel secondo invece abbiamo: una madre arrivista, che mira a raggiungere ricchezza e nobiltà e che quando, finalmente ha avuto la fortuna che il marito ci sia riuscito, teme di vedersi portare via la scena dalla figlia nel pieno di giovinezza e purezza, che le fanno temere una strenua concorrenza; un padre poco presente, che crede di aver svolto il proprio ruolo in maniera adeguata solo provvedendo a questa conquista, ma che si cura poco e niente dell’aspetto affettivo e che teme gli scontri; una figlia succube, incapace di opporsi davvero alle ragioni della madre ma che si afferma solo tramite vendette infantili e la bieca rivalsa che ne consegue.
L'ANGOLO DEL CLASSICO Racconti di Pietroburgo - Nikolai Gogol
Come ormai saprete bene non amo i racconti, ma invece apprezzo tanto lo stile narrativo di questo autore e perciò mi sono lasciata convincere a leggere questo libro di cui avevo già letto due racconti restandone molto colpita.
Il primo è Il naso, racconto surreale e allegorico sulla storia di un uomo che perde il naso e che lo vede andare in giro per conto suo fingendo di non conoscerlo, e pena per recuperarlo.
Il ritratto è composto in realtà di due racconti sullo stesso tema di un ritratto di un personaggio malvagio che continua a portare con sè l’anima del proprietario raffigurato, anche quando questo non è più in vita.
È tra tutti quello che mi è piaciuto di più.
Sapessi, Luca - Giacomo Assennato
Non credevo che avrei mai dato 5 stelline a un romanzo e forse sarà complice anche il fatto che dopo aver letto La montagna incantata e in un periodo faticoso in cui le ferie si fanno attendere, avevo bisogno di leggerezza, ma questo libro mi ha preso il cuore pur nella sua semplicità.
Il Luca del titolo è il primissimo amore di Matteo, che ha scoperto di amarlo a soli 13 anni, ma che poi ha perso a causa del trasferimento della sua famiglia a Matera mentre lui è rimasto in Toscana, spezzandogli il cuore.
Ora Matteo è cresciuto: ha quasi 30 anni, vive a Milano e ha un’agenzia pubblicitaria, ma i suoi migliori amici Leo, Karl e Davide sanno bene che a livello sentimentale il suo cuore è rimasto fermo a tanti anni prima quando ha trascorso una giornata meravigliosa con Luca, senza mai dimenticarlo.
Proprio quando ha finalmente deciso di liberarsi di quel peso, un incidente arriverà a sconvolgere la vita di tutti e a rimescolare le carte in tavola.