Ed ecco che, quando finalmente mi decido a leggere le serie di cui sento tanto parlare in certi momenti e che quindi rimando, possono scattare i colpi di fulmine!
Dopo un piccolo prologo che risulta inizialmente incomprensibile, ma che poi, richiamato nell’epilogo, fa facilmente supporne l’origine, ci ritroviamo catapultati nel mondo di Gwendolyn, ragazza sedicenne alle prese con la quotidianità normale per una sedicenne, fatta dalla sua migliore amica, Leslie, serate di pizza e dvd noleggiati, scuola e prime esperienze con i ragazzi.
Ma la sua famiglia non ha proprio nulla di normale. La cugina Charlotte è l’ultima discendente della famiglia Montrose che sia in grado di viaggiare nel tempo, e tutti sono perciò in trepidante attesa che il miracolo del primo viaggio avvenga, al punto da non accorgersi delle strane esperienze che capitano a Gwen.
Il tema dei viaggi nel tempo mi piace davvero tanto nei fantasy, al punto da avergli dedicato una challenge!
Non avevo mai letto nulla però finora della Gier, e devo dire che purtroppo non ho apprezzato particolarmente il suo stile narrativo, che però è leggero e scorrevole e si lascia leggere in fretta e con facilità, aspetto che credo possa costituire un punto a suo favore.
Come molti young adult che si rispettino, non incontriamo tematiche particolarmente profonde, ma sarebbe anche strano aspettarsele ecco.
In particolare la protagonista è decisamente prolissa e passa buona parte dei primi capitoli a chiacchierare su qualsiasi cosa le capiti e chiunque le stia incontro, prima di decidersi a reagire in qualche modo.
Quando però si decide, diamine, diventa tutto una serie di scoperte continue e di colpi di scena.
E i misteri aperti, e lasciati in sospeso, sono davvero tanti.
Non ho potuto non amare diversi dei personaggi, ma alcuni sono più irresistibili di altri; in particolare mi ha conquistata la zia Maddie con le sue visioni, e non mi sono stranamente dispiaciuti nemmeno i due fratelli minori della ragazza, mentre invece non sono riuscita bene a inquadrare la madre e le sue spiegazioni confuse, e men che mai Gideon, che ho qualche sospetto sia fingendo al fine di scoprire/ottenere qualcosa, dato che, come viene più volte sottolineato, non ci si può fidare di nessuno.
Anche i cattivi sono ben costruiti e in qualche caso anche affascinanti, anche se qui ci vengono solo presentati, ma che presentazione coi fiocchi!
Se dovessi dare una definizione che possa racchiudere un po’ il senso dei diversi personaggi ed aspetti affrontati in queste avventure, sarebbe proprio che “Niente è quel che sembra!” che non trascura nemmeno Gwen e la tanto decantata “magia del Corvo” che però nessuno sembrerebbe sapere in che consista.
Ho intravisto in passato qualche scena del film, mentre i miei lo guardavano, e l’immagine della protagonista del film per me mal si sovrappone con quella del libro che invece apprezzo molto di più nonostante spero e credo debba evolvere negli altri libri della serie.
In particolare di lei apprezzo il fatto che non sia un’ochetta come in tanti casi, nè presuntuosa come in altri, ma modesta e non consapevole delle proprie potenzialità, ma ugualmente forte, anche se a tratti mostri la necessità di studiare un po’ di più.
Ora però urge leggere Blue per poterci capire qualcosa!!!
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