venerdì 11 marzo 2022

PURCHE' SIA DI SERIE I custodi della biblioteca - Glenn Cooper

 



Per l'appuntamento consueto con la rubrica mensile dedicata alle serie in collaborazione con gli altri blog riportati nel meraviglioso banner ideato dalla bravissima Dolci, di cui consiglio di andare a scoprire l'esperienza di lettura capitata questo mese, ho scelto di terminare questa trilogia che mi aspettava da un pò di tempo, e probabilmente perchè avevo intuito come sarebbe andata a finire. Forse sarebbe quasi stato meglio continuare a lasciarla in sospeso...


Titolo: I custodi della biblioteca (La biblioteca dei morti #3)
Autore: Glenn Cooper
Edizione: Nord; 15 novembre 2012
Pagine 391
⭐⭐⭐


Qui Will, che si era ritirato in pensione a vivere su una barca della Florida, distante dalla moglie Nancy che continua a lavorare per l’FBI e dal figlio Philip, verrà costretto a ricominciare ad indagare dalla misteriosa scomparsa del ragazzino, di cui si sa solo che è stato contattato da una giovane inglese e che si è recato lì.

Nancy osserverà le indagini da lontano con ansia, costretta a restare in patria per un secondo caso Doomsday aperto dopo l’invio di alcune cartoline di morte come le prime, che hanno colpito dei cittadini americani cinesi che sta portando gli USA sull’orlo di una crisi diplomatica internazionale col paese orientale.

Nel frattempo seguiamo le disavventure nell’anno 1296 sull’Isola di Wight in un misterioso monastero.

Come dico sempre, nella maggior parte dei casi la scelta di fare i seguiti di libri riusciti è una scelta esclusivamente commerciale che si rivela fallimentare.

Questo terzo volume non costituisce una delle rare eccezioni purtroppo.

Davvero non ne vedo l’utilità nè il senso.

Non aggiunge granché alla storia originale ma semplicemente replica delle dinamiche che già avevamo ben compreso nei primi due, dove invece le trovate e i colpi di scena mi avevano conquistata.

L’unica apparente scoperta finisce per essere solamente la brutta copia di quella precedente, con i soliti scontri e il solito epilogo.

L’unica parte piacevole è stata quella che approfondisce la storia di Vectis e degli scrivani, che era stata toccata più marginalmente negli altri libri.

Per il resto anche i personaggi che mi piacevano precedentemente, diventano qui odiosi e superficiali e mettono in mostra i loro peggiori difetti, uno dietro l’altro, in una fiera del grottesco assurda.

Le scene relative agli aspetti governativi e diplomatici più puri sono ben riuscite come sempre, ma anche lì i risvolti e i retroscena vengono tutti minimizzati in antichi livori e tradimenti per interesse di cui poi non viene approfondito realmente nessun aspetto.

Si legge molto velocemente per fortuna, io ci ho messo tre giorni, ma non lascia segno una volta concluso.

3 commenti:

  1. L'avevo letto tempo fa e ricordo di aver avuto le tue stesse impressioni

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  2. questo è un autore che non ho mai letto in vita mia, ma mi sa che non inizierò da questo libro"!!

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  3. E' da un sacco che non leggo Glenn!

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