lunedì 27 dicembre 2021

Questa volta leggo... Un bambino chiamato Natale - Matt Haig

Ed eccoci anche al primo appuntamento con la nuova rubrica "Questa volta leggo..." nata da un'idea di Chiara La lettrice sulle nuvole, con la partecipazione di Le mie ossessioni librose.

Ogni mese verrà scelta una parola chiave che dovrà caratterizzare le letture. Questo mese la parola scelta è stata NATALE. Ed io ne ho scelte ben due di letture a tema!

Infatti alla fine di questa recensione, troverete il link alla recensione del libro "Il maialino di Natale" della Rowling, entrambi letture in collaborazione con la casa editrice Salani.

Ma veniamo a noi! Il primo libro che ho scelto è stato:



Titolo: Un bambino chiamato Natale
Autore: Matt Haig
Edizione: Salani; 18 novembre 2021
Pagine 272
⭐⭐⭐⭐



STAI PER LEGGERE LA VERA STORIA DI BABBO NATALE.
Se pensi che certe cose siano impossibili, metti subito via questo libro. (Perché questo libro è PIENO di cose impossibili.)
Stai ancora leggendo? Bene. Allora cominciamo…
Adesso lo sanno tutti, chi è Babbo Natale. Ma c’è stato un tempo in cui non lo conosceva proprio nessuno. È stato quando era solo un ragazzino di nome Nikolas, che viveva nella seconda casa più piccola di tutta la Finlandia, con un padre che faceva il taglialegna, una zia che aveva un bruttissimo carattere e una bambola-rapa, che poi è misteriosamente scomparsa. Questa è la sua storia vera, un’avventura piena di neve, rapimenti, renne scontrose, topi sognatori, e poi ancora neve, elfi, troll, sempre neve, di nuovo neve e magia, tanta magia. La magia, se ci si crede, non tradisce mai!
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Dolcissimo spirito natalizio.
Conosciamo Babbo Natale com’è oggi ma qui lo incontriamo da bambino, quando viveva nel bosco con il papà boscaiolo, dopo aver perso la mamma, in totale povertà e ristrettezze, ma felice di quel che aveva.
Un bel giorno il padre decide di accettare la proposta di ricercare Helfhelm il villaggio degli elfi, e parte lasciando Nikolas, soprannominato Natale perché nato il giorno di Natale, con la terribile zia che lo maltratta e affama.
Anche per questo Nikolas decide di partire alla ricerca del papà che tarda a tornare, insieme al topino in cerca di formaggio, Miika.
Incontrerà una renna e troverà diverse sorprese, e non tutte positive. Seguiremo le sue peripezie che lo porteranno a diventare quello che noi conosciamo come San Nikolas.
La storia è molto tenera, anche se fa sorridere l’ironia che affiora qua e là, durante la storia.
In particolare mi ha fatta sorridere il passaggio in cui Babbo Vodol spiega le motivazioni delle sue scelte di governo del villaggio, con evidenti allusioni politiche.

“Il suo motto era Gioia e bontà per tutti! Mi disgustava. E non ero l’unico...Nel corso degli anni, sempre più elfi cominciarono a capire che era sbagliato vivere per gli altri. Perciò mi sono candidato alle elezioni. “Gli elfi per gli elfi” è stato il mio slogan. E sono stato eletto senza nessuna fatica.”

Risulta una tenera e divertente fiaba ma i livelli a cui può essere letta sono molto diversi: sicuramente vengono evidenziati l’importanza dei principi e del credere davvero in qualcosa per far sì che sia possibile, perché è tutto possibile se ci si crede davvero.

“Un’impossibilità è solo una possibilità che ancora non capisci”

Ma è importante ed ho apprezzato davvero tanto anche l’aspetto della convivenza tra gli abitanti di Helfhelm e della difficoltà del fare del bene agli altri, declinato sia nella direzione dello scegliere di continuare a farlo anche quando non si ha un riscontro corrispondente ma farlo per se stessi e il proprio piacere di fare del bene, sia in quella del fidarsi ancora del prossimo anche dopo aver subito una dura delusione e non chiudersi e cedere al rancore per paura di soffrire ancora.
La parte finale è la più esilarante con la trasformazione anno dopo anno di Nikolas.
Purtroppo la parte del chiarimento con il padre è però molto triste e mi ha fatto versare qualche lacrimuccia.

I consigli di Babbo Natale sono i più semplici ma sacrosanti che possano esserci per la felicità.
I paesaggi e le ambientazioni descritti, pur nella loro semplicità, risultano vividi e fanno venir voglia di visitare quei favolosi fiordi tanto perfetti per il clima natalizio!


Ed eccovi anche la seconda recensione legata al Natale:

https://confidenzelibrose.blogspot.com/2021/12/il-maialino-di-natale-j-k-rowling.html

Chissà le ragazze dei blog partecipanti che letture avranno fatto. Andiamo a scoprirlo!






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