Ed eccoci al secondo capitolo di questo viaggio nel mondo di Terry Brooks e della sua serie legata al magico mondo di Shannara, realizzato insieme al Club delle lettrici compulsive e al blog Toglietemi tutto ma non i miei libri.
Questo secondo capitolo è molto diverso dal primo sia come stile, molto più scorrevole e meno descrittivo, ma soprattutto per il worldbuilding molto migliorato e per la trama che, a parte basarsi sul classico viaggio dell’eroe di turno per salvare il mondo dal male che sta per arrivare, si è rivelata originale e ricca di colpi di scena.
Non troviamo nessuno dei vecchi personaggi tra i veri protagonisti del libro, a parte Allanon che va a cercare Wil Ohmsford, nipote di Shea, ormai anziano, per assegnargli una missione, ed Eventine che, anche lui ormai anziano, assiste impotente alla minaccia che incombe su Arborlon a causa della lenta morte dell’Eterea, l’albero dorato che dai giardini della vita teneva vivo il Divieto, cioè la separazione del mondo dei demoni da quello che conosciamo.
Troviamo però i figli del re, Ander e Arion, in lotta tra loro a causa di vecchi screzi, che accolgono la notizia del druido in modi diversi.
Infatti per proteggere il mondo dal male è fondamentale ritrovare Amberle, la figlia del loro amato fratello morto, che sola donna tra gli Eletti, potrà svolgere la pericolosa missione contro il tempo di portare il seme della nuova Eterea al Fuoco della Vita, nella Cripta.
E ad accompagnarla sarà proprio il nostro Guaritore Wil.
Questa storia dei demoni è una delle cose che mi sono piaciute di più perché non è solo citato come male indefinito ma ne sono descritti diversi e in particolare tre con tutte le loro caratteristiche.
E poi da sempre sono una fervida sostenitrice della razza elfa perché ho sempre trovato favolosa la magia che li unisca alla natura e il principio secondo cui debbano restituire qualcosa alla terra per ogni cosa che lei gli doni, per ripristinare un equilibrio che invece noi oggi stiamo devastando del tutto.
E poi, durante il viaggio, incontriamo personaggi particolarissimi tra cui gli zingari con Eretria che sarà fondamentale per la sorte della lotta, Ebhel con Vagabondo che mi hanno preso un pezzo di cuore, e Perk su tutti, uno dei mitici Elfi alati, un ragazzino che si sta esercitando per diventare un adulto a tutti gli effetti.
Ritroviamo qui, come dice il titolo, le pietre magiche che avevamo già conosciuto nel primo volume, che stavolta vengono cedute a Wil ed acquisiscono un ruolo molto più di rilievo, non tanto per la magia di cui sono portatrici, ma per il meccanismo che ne è alla base, di poter agire solo se corpo, cuore e anima sono sintonizzati, e questo aspetto di crescita personale di Wil durante il viaggio è molto interessante perché non presenta la magia come un semplice potere ma per gli effetti che ha su chi la utilizza.
La decisione di Amberle è toccante, soprattutto per le conseguenze che ha su Wil, nonostante devo dire la avessi intuita già al suo contatto col Fuoco.
Trovo invece che questa volta Allanon abbia perso qualche colpo, perché non potevo credere di essere l’unica ad aver intuito praticamente da subito, chi fosse la spia, cioè il Camaleonte da chi si fosse camuffato.
Nonostante nessuno dei personaggi prevalga fortemente sugli altri stavolta, ho avuto una simpatia un po’ più forte per Ander e per i valori in cui dimostra di credere, in particolare nell’atteggiamento che assume nei confrontidi Stee Jans.
E poi vogliamo parlare della grande novità delle alleanze che si stabiliscono non solo coi nani genieri per cui come sapete ho un debole, ma anche coi Troll stavolta, dopo essere stati nemici storici? Davvero una rivelazione che mostra come, anche nel fantasy, noi uomini restiamo sempre la razza inferiore.
Questo secondo capitolo è molto diverso dal primo sia come stile, molto più scorrevole e meno descrittivo, ma soprattutto per il worldbuilding molto migliorato e per la trama che, a parte basarsi sul classico viaggio dell’eroe di turno per salvare il mondo dal male che sta per arrivare, si è rivelata originale e ricca di colpi di scena.
Titolo: Le pietre magiche di Shannara. Ciclo di Shannara #2
Autore: Terry Brooks
Edizione: Mondadori; 12 gennaio 2016
Pagine 539
⭐⭐⭐⭐⭐
Non troviamo nessuno dei vecchi personaggi tra i veri protagonisti del libro, a parte Allanon che va a cercare Wil Ohmsford, nipote di Shea, ormai anziano, per assegnargli una missione, ed Eventine che, anche lui ormai anziano, assiste impotente alla minaccia che incombe su Arborlon a causa della lenta morte dell’Eterea, l’albero dorato che dai giardini della vita teneva vivo il Divieto, cioè la separazione del mondo dei demoni da quello che conosciamo.
Troviamo però i figli del re, Ander e Arion, in lotta tra loro a causa di vecchi screzi, che accolgono la notizia del druido in modi diversi.
Infatti per proteggere il mondo dal male è fondamentale ritrovare Amberle, la figlia del loro amato fratello morto, che sola donna tra gli Eletti, potrà svolgere la pericolosa missione contro il tempo di portare il seme della nuova Eterea al Fuoco della Vita, nella Cripta.
E ad accompagnarla sarà proprio il nostro Guaritore Wil.
Questa storia dei demoni è una delle cose che mi sono piaciute di più perché non è solo citato come male indefinito ma ne sono descritti diversi e in particolare tre con tutte le loro caratteristiche.
E poi da sempre sono una fervida sostenitrice della razza elfa perché ho sempre trovato favolosa la magia che li unisca alla natura e il principio secondo cui debbano restituire qualcosa alla terra per ogni cosa che lei gli doni, per ripristinare un equilibrio che invece noi oggi stiamo devastando del tutto.
E poi, durante il viaggio, incontriamo personaggi particolarissimi tra cui gli zingari con Eretria che sarà fondamentale per la sorte della lotta, Ebhel con Vagabondo che mi hanno preso un pezzo di cuore, e Perk su tutti, uno dei mitici Elfi alati, un ragazzino che si sta esercitando per diventare un adulto a tutti gli effetti.
Ritroviamo qui, come dice il titolo, le pietre magiche che avevamo già conosciuto nel primo volume, che stavolta vengono cedute a Wil ed acquisiscono un ruolo molto più di rilievo, non tanto per la magia di cui sono portatrici, ma per il meccanismo che ne è alla base, di poter agire solo se corpo, cuore e anima sono sintonizzati, e questo aspetto di crescita personale di Wil durante il viaggio è molto interessante perché non presenta la magia come un semplice potere ma per gli effetti che ha su chi la utilizza.
La decisione di Amberle è toccante, soprattutto per le conseguenze che ha su Wil, nonostante devo dire la avessi intuita già al suo contatto col Fuoco.
Trovo invece che questa volta Allanon abbia perso qualche colpo, perché non potevo credere di essere l’unica ad aver intuito praticamente da subito, chi fosse la spia, cioè il Camaleonte da chi si fosse camuffato.
Nonostante nessuno dei personaggi prevalga fortemente sugli altri stavolta, ho avuto una simpatia un po’ più forte per Ander e per i valori in cui dimostra di credere, in particolare nell’atteggiamento che assume nei confrontidi Stee Jans.
E poi vogliamo parlare della grande novità delle alleanze che si stabiliscono non solo coi nani genieri per cui come sapete ho un debole, ma anche coi Troll stavolta, dopo essere stati nemici storici? Davvero una rivelazione che mostra come, anche nel fantasy, noi uomini restiamo sempre la razza inferiore.
Le pietre magiche di Shannara è un libro fantastico! Mi è piaciuto forse più del primo, anche se Allanon è sempre nel mio cuore...il personaggio che, però, stavolta mi ha conquistato è assolutamente Amber! non vedo l'ora di continuare la lettura di questa stupenda saga!
RispondiElimina