sabato 13 febbraio 2021

Fight club -Chuck Palahniuk

 

Titolo: Fight club
Autore: Chuck Palahniuk
Edizione: Mondadori; 5 ottobre 2004
Pagine 223
⭐⭐⭐


Tyler Durden è un giovane che si trascina in una vita di bugie e fallimenti, disilluso dalla cultura vacua e consumistica che impera nel mondo occidentale. Sua unica valvola di sfogo sono gli incontri clandestini di boxe nei sotterranei dei bar. Tyler crede di aver trovato una strada per riscattare il vuoto della propria vita, ma nel suo mondo non c'è posto per alcuna regola, freno, o limite.


Questo libro mi ha lasciato un’impressione molto forte e ambigua, ed ora vi spiego perché.

Innanzitutto per il linguaggio forte ma soprattutto che punta principalmente sui dialoghi tra la voce narrante, che vi intreccia le proprie sensazioni, e gli altri.

Tutto ci viene presentato così in maniera diretta, e non in modo mediato.

Poi: è una storia di istinto distruttivo di un ragazzo americano abituato ad avere tutto e al consumismo, che per trovare stimoli per vivere nel proprio vuoto, conosce un certo Tyler Durden in spiaggia, dove si reca tra uno dei gruppi di autoaiuto per persone che rischiano di morire per cancro o per altre patologie e l’altro, e fondano i fight club, cioè dei luoghi dove ci si picchia su un ring, come strumento catartico.

Poi questi diventano altro e si trasformano in circoli per seminare odio e distruzione in giro per la città prima e per l’America poi. Fino ad una scoperta sconvolgente (per lui e anche per me🙈).


Non nascondo che fino ad un certo punto odiavo questo libro e la cattiveria e la violenza gratuite.

D’improvviso poi tutto cambia per magia e la storia acquista un senso completamente diverso, e la rivelazione, che arriva come uno dei pugni in faccia degli incontri sul ring dei bar, mi ha fatto vedere le cose sotto una luce differente.

Mi ha portata a dire ora che, nonostante non sia una storia facile, non è un brutto libro ma è l’argomento ad essere davvero forte.

Quando è stato scritto era una novità ma oggi è quasi all’ordine del giorno sentir parlare di persone che improvvisamente impazziscano e vadano per strada o in una scuola, comunque in mezzo alla folla, ed ammazzino gente sconosciuta o distruggano tutto.

Eppure vedere come una persona possa arrivare alla follia, facilitata dalla società in cui viviamo, è stato comunque sconcertante, come anche vedere in che modo le persone diventino suoi seguaci e facciano qualsiasi cosa dica annullando le proprie capacità critiche, solo per il bisogno di tirarsi fuori dalla monotonia senza senso in cui vivono, dallo squallore e dalla banalità di cui sono tutti intrisi, e trovare qualcuno da seguire e qualcosa in cui credere.

fratello

So che ne è stato tratto un film e ho letto che molti dicono che sia migliore del libro. Sicuramente la storia si presta a una trasposizione cinematografica, anche se credo che il colpo di scena che nel libro è impensabile e arriva come un fulmine a ciel sereno, nel film possa essere più deducibile.

Inoltre non credo che Brad Pitt sia molto adatto alla parte di Tyler.

Sono curiosa però di vederlo per valutare meglio.

Nessun commento:

Posta un commento