sabato 30 gennaio 2021

NEL SEGNO DEL GIALLO La testimone del fuoco - Kepler


Titolo: La testimone del fuoco
Autore: Lars Kepler
Edizione: Mondolibri; 2011
Pagine 586
⭐⭐⭐⭐⭐


Miranda, una ragazzina in una comunità di recupero per minori problematiche, viene ritrovata morta con la testa sfondata. Il primo problema è che si trovava in isolamento. Ma viene presto risolto quando si scopre che è stata uccisa nello stesso modo anche l’infermiera Elisabet che era con loro a fare la notte.

Il secondo è che ha le mani davanti agli occhi come a nascondersi, o a non voler guardare...ma chi o cosa?

Joona Linna viene chiamato da Carlos solo come osservatore, perché ancora sotto esame della disciplinare per la soffiata al ritrovo delle forze di sinistra, ma non tarda ad andare oltre molto presto, come suo solito, esponendosi personalmente nelle indagini.

Questo caso è stato per me davvero coinvolgente e ha permesso ai Kepler di riprendere credito totalmente ai miei occhi, dopo l’esperienza deludente con L’esecutore.

Non ero riuscita fino quasi alle ultime cento pagine a capire chi potesse essere il colpevole pur immaginando che non fosse tutto come appare all’inizio.


Ad un certo punto sono riuscita ad intuire il colpevole perché diciamo che la malattia mentale è il mio pane quotidiano, ma mai avrei immaginato quale fosse il movente, a parte un particolare che poteva risultare abbastanza intuibile.

Sarà sicuramente anche perché l’ambientazione e i personaggi coinvolti sono a me familiari ma la situazione descritta mi ha davvero trascinata lì tra loro ed è come se avessi conosciuto le ragazze una per una, e mi sono più volte interrogata sul perché le ragazze che l’assistente sociale Daniel indica come pericolose, dovessero esserlo.

Finalmente Joona Linna si apre a noi questa volta, e non solo a noi. Mi sono più volte chiesta cosa nascondesse in sè questo protagonista che risultava finora distante, chiuso e insondabile. 

Ma questa volta non solo si lascia andare con la compagna che avevamo già incontrato e che aveva allontanato, ma soprattutto ci viene finalmente svelato il mistero che nasconde e da cui è terrorizzato al punto da non aprirsi alle relazioni.

E per me è qualcosa di inconcepibile quello che è stato capace di fare e per cui servirebbe davvero un grandissimo coraggio ma soprattutto spirito di sacrificio perché significa rinunciare completamente a se stesso e alla propria esistenza e per questo non la vedrei come opzione praticabile.


Certo però che ne ha passate già tante e dure di esperienze!

Fin da subito mi sono chiesta come fosse possibile lasciare una sola infermiera a fare la notte e che nessuno si accorgesse della sua assenza, come il fatto che un assistente facesse anche da psicologo e non ci fosse quasi altro personale. Questo purtroppo però è un problema non raro anche nella realtà a causa degli scarsi finanziamenti per questo tipo di strutture pubbliche.


Non da ultimo le descrizioni di cittadine e paesaggi spettacolari fanno da sfondo a questi eventi creando l’atmosfera ideale per tali stati d’animo.

La narrazione è carica di pathos e la scelta di capitoli brevi e che si interrompono sul più bello porta a un ritmo incalzante che fa leggere ancora un capitolo per scoprire come vada a finire, fino a macinare pagine senza rendertene conto ed arrivare a posarlo solo alla fine.

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