Ciao a tutti, miei lettori!
Oggi vi presentiamo una nuova iniziativa a cui abbiamo deciso di partecipare.
E' il nostro nuovo gruppo di lettura, creato da Desirè del blog La biblioteca dei desideri, con l'intento di leggere assieme dei libri gialli e/o thriller, con una particolarità molto divertente!
Oltre ad iniziare e terminare la lettura del libro scelto, insieme, verso la metà del libro ci confronteremo ipotizzando chi sia secondo noi l'assassino e sul movente, e rispondendo a veri e propri sondaggi.
Alla fine della lettura verificheremo insieme chi avesse avuto ragione e chi invece fosse lontanissimo dalla realtà.
Noi questo mese lo abbiamo fatto votando i titoli proposti e scrivendo i nostri commenti e la nostra ipotesi sul gruppo facebook dedicato.
Questa idea ci è piaciuta un sacco e ci siamo divertite tanto. Quindi se vi interessa partecipare, ve lo consigliamo e sarete tutti benvenuti!!!
Come potete vedere dal banner, questo mese hanno partecipato con noi il blog di Desirè e la pagina facebook Ladre di labri al centro del caos.
Il romanzo scelto questo mese è stato:
Ci troviamo a Peccioli, una cittadina calma e tranquilla nei pressi di Pisa.
Mauro Rambaldi sta per trasferiesi e iniziare il suo nuovo incarico a Roma quando la tranquillità di questa cittadina viene scossa da una serie di omicidi su cui è chiamato a indagare.
Questo killer è spietato, la sua mente malata lo porta a ricostruire delle opere d'arte con i corpi delle vittime ma...
Perché lo fa?
Chi si cela dietro al serial killer?
Rambaldi e la squadra che ha ricevuto in appoggio non riescono a uscirne fuori, questo caso sembra non avere una soluzione.
Poi, come dal nulla, Rambaldi si imbatte in Angelo Crespi.
Crespi che ha cambiato identità.
Crespi che ha perso tutto: moglie, figlia e la sua stessa vita vent'anni prima.
Crespi che di omicidi e killer non vuole saperne più nulla.
Crespi che, tuttavia, è il cacciatore di anime!
Tra i due nascerà una collaborazione che li porterà a risolvere il caso ma...
Quale sarà prezzo da pagare questa volta?
"Il cacciatore di anime" è un thriller dal ritmo serrato.
La scrittura è molto scorrevole e il libro è strutturato secondo tanti piccoli tasselli che l'autore abilmente va a incastrare tra loro svelando il mistero.
Le storie che si intrecciano sono molteplici.
In primo piano abbiamo Angelo Crespi, il suo dolore e il senso di colpa per non aver saputo evitare la morte di sua figlia.
Il primo capitolo di questo libro, o meglio il prologo, è interamente incentrato su di lui ed è straziante al punto che mi son chiesta come abbia fatto Crespi a superare tutto, a ricominciare da 0 in un nuovo posto con un nuovo nome.
È la storia di Crespi a dare il titolo al romanzo.
La storia di un uomo che non riesce a trovare pace.
La storia di un ente di polizia ma anche di un artista.
Solo in secondo piano viene Rambaldi, il commissario che io credevo ingenuamente fosse protagonista.
Un uomo solo che ha qualche piccolo problema con i sentimenti e gli affetti.
Devo dire che con Rambaldi mi son cadute un po' le braccia.
È il primo grande cliché del libro.
Bello e dannato. Innamorato del suo lavoro e della carriera. Il classico tipo che passa da una donna all'altra per costringersi a non provare sentimenti e crearsi questa sorta di scudo.
Tutto fino a che non arriva lei, Daria, e scocca la scintilla al primo sguardo.
Beh... Mi sembra ovvio! Come poteva arrivare altrimenti l'assassino ad avere rapporti con il commissario senza una donna di mezzo?
La terza storia nel volume è quella di Agnese e Duccio, una storia tutta racchiusa in un segreto che cercano di custodire gelosamente da 20 anni.
Devo ammettere che non ho capito nulla per tre quarti di libro (in pratica sono una pessima investigatrice!!!)
Questo, dal mio punto di vista è uno dei migliori punti di forza di questo romanzo.
L'autore guida i suoi lettori in un intrico di depistaggi che fa pensare a tutti e a nessuno come possibile sospettato. Non si hanno abbastanza elementi per risolvere il caso e, quando si arriva a svelare chi ci sia dietro è difficile da credere.
Il killer è un personaggio che mi ha ispirato un'istintiva simpatia fin dalla sua prima comparsa, ancor prima di sapere chi fosse veramente.
Andando ad analizzare la sua personalità e il suo personaggio salta subito all'occhio che è una persona a cui la vita ha tolto tanto e questa cosa lo rende in un certo senso un'anima affine a Crespi.
I dettagli disseminati nella storia fin dai primi capitoli per arrivare alla sua identità saranno davvero chiari solo sul finale.
Un finale che personalmente ho trovato un po' troppo affrettato e a tratti anche irreale.
Se vi state chiedendo perché la risposta è semplice:
- a Rambaldi e i suoi le cose filano lisce, senza nessunissimo tipo di intoppo per tutta la durata della narrazione;
- andiamo... Un ente di Polizia non dovrebbe sparare contro un serial killer per uccidere!!!
Devo dire che nonostante ciò, la lettura è leggera e scorrevole. Un buon passatempo per staccare la mente per un paio di giornate.
Ho apprezzato l'ambientazione della storia in Italia.
La storia di Isadora mi ha incuriosita a tal punto che sono andata a cercarmi su Internet articoli e foto risollevando così un po' questa lettura dal baratro dove era finita.
Un romanzo che aveva davvero un bel potenziale ma secondo me non è stato sfruttato bene.
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