Questo gruppo di lettura è nato dal semplice incontro su una challenge con Giulia del blog Il club delle lettrici compulsive e Alessia Sideri (fansite ufficiale), dove ci siamo ritrovate a chiacchierare di quanto sarebbe stato bello poter leggere (o rileggere per alcune) questo Ciclo di Shannara.
E quindi abbiamo pensato: perchè no?
A noi si è subito aggiunta Ombretta Perruca del blog Ombre di carta
Dopo di questo abbiamo affrontato il difficile compito di scegliere quale ordine seguire nella lettura, cioè se seguire l'ordine di pubblicazione dei tanti volumi oppure quello cronologico.
Alla fine è prevalso quello di pubblicazione, che è quindi diventato la nostra scelta, e perciò eccoci qui!
A noi si sono aggiunte altre ragazze, attirate da questo libro di cui avevano sentito tanto parlare, e che pubblicheranno in una tappa successiva.
Bene ora veniamo al libro...
Devo ammettere che inizialmente ho trovato questo libro un pò lento. Non dico che mi dispiacesse, è scritto molto bene e scorrevole, ma ho trovato la parte introduttiva veramente troppo lunga.
Intendiamoci, a me piacciono molto i libri descrittivi (cito solo un esempio a caso...Stephen King...) ma in questo caso non riuscivo a calarmi in quel mondo, a sentirmene parte, ad avvertirne la magia, e quindi, pur apprezzandolo, era come se ne rimanessi un pò fuori.
Inoltre ho notato davvero troppe similitudini tra questa storia e Il signore degli anelli, ma davvero così tante da rendere inevitabile fare il confronto pensando che però qui non era Tolkien e che il linguaggio non fosse così coinvolgente e magico come in quel caso.
Stiamo parlando dell'arrivo di Allanon a Valle d'Ombra dai due ignari ragazzi Flick e Shea, erede nientepopodimeno che della casata perduta elfica che dovrà affrontare il malefico druido, la Jerle Shannara. Questi comunica loro che si stanno preparando delle armate del Signore delle Tenebre a nord, che sembra essere tornato e voler invadere di nuovo il mondo, scatenando una guerra tra le razze degli gnomi e dei Troll da un lato, e dei nani, degli elfi e degli uomini dall'altro.
Toccherà proprio a Shea brandire la fantomatica spada di Shannara, vessilo di un mondo perduto, forgiata dal druido Bremen che sarebbe stato l'ultimo a sconfiggerlo.
Così i due iniziano il loro viaggio alla ricerca della spada; a loro si uniranno i principi umani Balinor e Menion Leah, il nano Hendel, gli elfi Durin e Dayel.
Durante il viaggio naturalmente dovranno far fronte a mille peripezie che, ad un certo punto, li porteranno su strade diverse, per riuscire a muoversi su più fronti.
Ecco che, a questo punto, come per magia, è cambiato tutto. Dalla seconda tappa in poi è stato tutto un crescendo di intensità.
Mano a mano dal momento in cui si separano, ci sono una serie di colpi di scena e di incontri inattesi che aggiungono pathos e rendono sempre più originali le vicende.
Ed è da qui che ho deciso che i miei personaggi preferiti, lungi dal corrispondere alle scelte più gettonate di maghi o di eroi senza macchia nè paura, corrispondessero all'ombroso e burbero Hendel, che non si smentirà durante tutta la storia, pur facendomi versare calde lacrime; Flick che è a mio parere l'unico a crescere realmente dall'inizio alla fine, trovando un coraggio tale da portarlo ad affrontare armate di troll e gnomi tutto da solo; e i nuovi arrivati, Panamon e Keltset, compagnia seppur improbabile, colma di coraggio e forti ideali, anche se nascosti sotto l'apparenza di semplici ladri.
Il momento più toccante per me è quello della fuga dalla Montagna del Teschio; quello in cui mi sono arrabbiata di più è stato invece il confronto con Palance, dove avrei voluto davvero tanto che le cose fossero andate diversamente, e che a pagare fosse stato subito Stenmin.
La conclusione mi ha lasciata con un senso di malinconia a causa degli addii ma, a parte la lunghezza della serie, le ultime parole fanno presumere che l'attesa per rincontrarsi sarà davvero breve!
La prima metà del romanzo è un po' lenta ma poi ingrana benissimo, peccato solo che nel secondo capitolo non incontreremo praticamente nessuno a parte Alannon. Anche io ho apprezzato molto Hendel, è una bella figura nonostante sia un personaggio non propriamente centrale.
RispondiEliminaBellissima recensione, anche se in ritardo -il mio 😅, è stato un piacere rileggerlo con voi!
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