giovedì 31 dicembre 2020

Rosemary's baby

 


Titolo: Rosemary's baby
Autore: Ira Levin
Edizione: Sur; 12 novembre 2015
Pagine 253
⭐⭐


Che grande grande grande delusione questo libro!!!

Mi aspettavo molto di più anche a causa delle recensioni entusiastiche che ne avevo sentito fare ma credo che chi lo definisse spaventoso non abbia mai letto nulla che lo sia realmente!
Leggendolo ho scoperto nei recessi della mia mente di aver già visto il film tanto tempo fa, e seppur ricordandone poco a parte la storia, ricordavo pian piano di averla già sentita.

Rosemary è la tipica ragazza di provincia che, una volta in città e sposata con Guy attore in attesa di sfondare, desidera con tutta se stessa andare a vivere al Bramford, grande condominio storico famoso, ma su cui ben presto scoprono incombere leggende tetre.
Non si fa frenare nemmeno dai consigli del caro amico Hutch che per lei è come un padre, e ci si trasferiscono.
Una volta lì cominciano a fare la conoscenza dei vicini, alcuni più strani e invadenti di altri...

Fin dall’inizio ho provato una forte antipatia per questa protagonista senza spina dorsale.
Sembra una persona piena di ideali e di aspettative mentre poi invece si rivela solo una donnicciuola che fa tutto ciò che le dice il marito e che serva a renderlo soddisfatto.
Diciamoci la verità io invece un uomo così borioso e pieno di sè e anche profondamente egoista lo avrei cacciato via a calci dai primi minuti.
Inoltre capisco che per me avrebbe potuto essere un incentivo andare a vivere in un posto così con tutte quelle storie spaventose accadute lì, ma forse all’impressione che loro ne hanno già quando vanno a visitare l’appartamento mi sarei fatta due domande.
E soprattutto, quando avessi visto già le prime cose strane (tipo il suicidio della ragazza), sarei fuggita a gambe levate, e invece trovo realmente stupida lei che si incaponisce a restare lì, e non solo! Non riesce a rendersi conto di tutti i segni che ci sono neanche quelli più che evidenti! Io avevo capito già tutto tipo dopo venti pagine e non mi sembra logico possa esistere una persona che si lasci manipolare e comandare così. Certo forse del marito non sospetterei ma di tutti gli altri sconosciuti... e lei invece no si fida di chiunque e gli lascia decidere le sorti della propria vita e pianificare le proprie giornate!!!! E questo appare ancora più incomprensibile trattandosi di donna incinta che solitamente mostra paranoie e timori per tutto con molta facilità.

La narrazione è piatta fino a circa la seconda parte dove si ha uno sprazzo di intelligenza e quindi di mistero in più e di ricerche e rivelazioni, che poi però si riduce a un nulla di fatto, per condurre al finale ridicolo anzi direi alquanto demenziale.

Non dó una sola stella solo perché la scrittura è piacevole e scorrevole ma ecco non raggiunge nemmeno le due piene.


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