giovedì 31 dicembre 2020

Le solite sospette

 

Titolo: Le solite sospette
Autore: John Niven
Edizione: Einaudi; 23 agosto 2016
Pagine 346
⭐⭐⭐⭐


Avevo letto poco prima di questo, A volte ritorno di John Niven, che, contrariamente alla maggior parte, mi aveva fatto ridere poco stimolandomi più riflessioni profonde, nonostante mi sia piaciuto molto.

Questo invece mi ha fatto morire.


Nella prima parte iniziamo a conoscere le vecchiette protagoniste di questo libro (che poi vecchiette insomma, dalla descrizione darei massimo 70 anni!): Susan è l’unica a cui sembra che le cose vadano bene, sposata ad un commercialista che non le fa mancare nulla, e con un figlio grande sposato da cui spera di avere presto dei nipotini, una bella casa, e l’hobby del teatro. Lì vede anche l’amica Jill, che ha un nipotino molto malato che dovrebbe subire un intervento molto delicato per avere speranze di sopravvivenza, ma che è troppo costoso per le loro tasche.

Julie, sua migliore amica dall’infanzia, dopo anni di vita un po’ sopra le righe e diversi tentativi andati male, non se la passa molto bene, finita a fare le pulizie in un ospizio, dove conosce Ethel, una ottantenne in carrozzella, con pochi limiti e nessun pudore.

Presto arriva un evento totalmente inaspettato a devastare la vita perfetta di Susan e far crollare il suo castello di certezze, che la porterà, dopo diversi scontri con la banca in cui avevano aperto il conto, a progettare una rapina in cui coinvolgerà le sue amiche, sotto la guida di Stimmate, vecchio amico della scuola.


Ethel mi è sembrata un po’ “troppo” col suo linguaggio ed i suoi vizi, e Jill all’opposto un po’ troppo controllata e perbenista.

Susan e Julie invece mi sono piaciute tanto entrambe anche se molto diverse l’una dall’altra, le ho trovate esattamente complementari e mi è piaciuta tanto in particolare la loro forza e la voglia di rimettersi in gioco e non arrendersi, nonostante le sorti avverse, invece di compatirsi e piagnucolare.

E ne passano veramente tante!!!

E anche Vanessa è deliziosa, ragazzina che, seppur così giovane, riesce a stabilire un legame autentico con le signore, in particolare con Julie, il rapporto con cui risulta davvero commovente.

Il personaggio che però risulta più divertente di tutti è il detective Boscombe che nella coppia con Weasley crea delle scene davvero esilaranti.

La migliore è quella dell’entrata trionfale nella concessionaria, anche se quella di Stimmate e della vetrina del supermercato non scherza per niente.

La conclusione è un po’ scontata e il modo in cui si svolgono le vicende alquanto surreale e a tratti grottesco, ma ovviamente è puntato più sul caricaturale e sull’emergere dei vari personaggi, anche se non sono mancati dei momenti più toccanti.

Il culmine si ha dopo il colpo di scena con Tamalov e l’eploit nella genialata di Susan che mostra come più dei muscoli conti il cervello!!!

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