giovedì 28 aprile 2022

CI PROVO CON... Sette minuti dopo la mezzanotte - Patrick Ness

 



E questo mese, per l'appuntamento mensile con la rubrica in cui noi blogger ci dilettiamo a leggere degli autori a noi sconosciuti, ho deciso di provarci con questo libro che tutti mi consigliavano di leggere, e devo dire di essermi innamorata davvero di questo autore!


Titolo: Sette minuti dopo la mezzanotte
Autore: Patrick Ness
Edizione: Libellule Mondadori; 7 gennaio 2013
Pagine 181
⭐⭐⭐⭐⭐


È difficile ammettere la verità, soprattutto quando questa è delle più dolorose che esistano e ti spappola il cuore in tanti pezzettini.
Conor lo sa bene e per questo affronta i terribili eventi che gli stanno capitando, dei peggiori che possano accadere nella vita di un bambino e comunque in genere di un figlio, negandola, sentendosi in colpa e cercando il modo per punirsi.

Ma la vita gli dà una possibilità: uno spaventoso e ancestrale mostro che si incarna nella forma del tasso che fa ombra al cimitero sulla collina dietro casa, accorre al suo grido di aiuto e gli tende una mano per sostenerlo in questa ricerca, nello scavare dentro di sè, convinto che sia l’unica possibilità per poter sopravvivere a tanta sofferenza.
Per il bambino inizialmente questo sembrerà senza senso e non riuscirà subito a comprendere cosa c’entrino la visita del mostro ogni notte sette minuti esatti dopo la mezzanotte, e le storie che gli racconta, con quell’incubo che tutte le notti lo terrorizza.

I bulli della scuola, la nonna e la sua casa, il papà che vive in America e si è rifatto una famiglia, saranno tutti a turno il pretesto per distrarre l’attenzione dagli eventi che lo stanno travolgendo.
Pian piano però si renderà conto che attraverso quelle storie, in diverse fasi, riuscirà ad arrivare all’accettazione, ad ammettere quel che sta provando e che i pensieri vanno presi solo per quel che sono: pensieri, nè più ne meno, non in grado di cambiare nulla nella realtà se non messi in atto, e che non esistono solo il Bene o solo il Male, ma che nella vita niente sarà mai separato così nettamente ma siamo tutti delle complicate intersezioni dell’uno e dell’altro, e saranno sempre solo le azioni a permettere una valutazione.
Che è ciò che realmente distingue i buoni dai cattivi.

“Non capisco. Chi è il buono in questa storia?”
Non c’è sempre un buono. Come non c’è sempre un cattivo. La maggior parte delle persone è una via di mezzo fra le due cose.
Conor scosse il capo. “È una storia orribile. E un inganno.”
“È una storia vera, disse il mostro. Molte cose vere sembrano un inganno. I reami hanno i principi che si meritano, le figlie dei contadini muoiono senza una ragione, e a volte le streghe meritano di essere salvate. Molto spesso in realtà. Non immagini quanto”.

E soprattutto alla fine della storia diventerà grande, forse troppo presto e nel modo peggiore possibile, anche per me che leggendolo ho pianto calde lacrime. E capirà che si è davvero soli solo quando si sceglie di esserlo, e che negare le proprie emozioni non equivale ad annientarle o a farle sparire come se non esistessero, ma solo a farsi aprire da quel macigno che pesa in maniera insostenibile, una voragine nel petto che scatena una forza distruttiva verso tutto quel che ci circonda e chiunque ci stia accanto.
L’unica via per poterle superare un giorno è quella di accettarle.

“Gli umani sono bestie complicate, disse il mostro.
Come fa una regina a essere al contempo una strega buona e una cattiva? Come fa un principe a essere un assassino e un liberatore? Come fa un antico semplicista a essere avido ma anche saggio? Come fa un curato a essere irragionevole e anche generoso? Come fanno gli uomini invisibili a diventare ancora più soli rendendosi visibili?
“Non lo so.” Conor si strinse nelle spalle, esausto. “Non ho mai capito il significato dei tuoi racconti.”
La risposta è che non conta quello che pensi, disse il mostro, perché la tua mente si contraddirà cento volte al giorno. Tu volevi che lei andasse nello stesso momento in cui desideravi ardentemente che io la salvassi. La mente crede a bugie confortanti, mentre conosce le dolorose verità che rendono necessarie quelle bugie. E la tua mente ti punisce per il fatto che credi contemporaneamente a entrambe le cose.”

Ho letto che esiste un film e sono davvero curiosa di vedere come possano aver reso certe emozioni in immagini.
Leggere queste parole sapendo che la vera mamma di questa storia fosse morta prima di averle potute dare alla luce, proprio per qualcosa di vicino a quanto narrato, e che Ness l’abbia portato a termine come tributo, le ha rese ancora più forti e toccanti.

“La vita non si scrive con le parole, disse il mostro. Si scrive con le azioni. Quello che si pensa non conta. La sola cosa importante è ciò che si fa.
Ci fu un lungo silenzio, e Conor riprese fiato.
“E allora cosa devo fare?” chiese infine.
Devi fare quello che hai appena fatto, disse il mostro. Dire la verità.”

3 commenti:

  1. Ho amato incondizionatamente questo libro qualche anno fa. A un primo approccio sembrerebbe quasi una fiaba tant'è che il percorso di accettazione poi mi aveva abbastanza spiazzata. Ho visto anche il film, non mi ha lasciato le stesse sensazioni ma è comunque una visione piacevole

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  2. Ho in lista questo libro perché mi ha catturata la trama e anche la tua recensione conferma la mia scelta

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  3. Questo è un libro che devo assolutamente leggere

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