mercoledì 26 gennaio 2022

QUESTA VOLTA LEGGO.... Freddo a luglio - Joe R. Lansdale

 



Ho scelto questo libro per la rubrica Questa volta leggo, in cui bisogna associare le letture alla parola scelta, che questo mese era “Freddo” (vi invito sempre ad andare a sbirciare le recensioni delle altre blogger partecipanti).
In realtà avevo intenzione di leggerne un altro, ma all’ultimo momento è scattato un colpo di fulmine e ho deciso di cimentarmi con Lansdale.


Titolo: Freddo a luglio
Autore: Joe R. Lansdale
Edizione: Einaudi; 29 giugno 2021
Pagine 248
⭐⭐⭐⭐



Tutto comincia quando Dane, pacifico corniciaio di LaBorde (Texas), uccide un uomo che si è introdotto in casa sua per rubare. Questo gli causa tormenti senza sosta, che lo conducono ad incrociare la strada del padre di questo, Russel, ex galeotto, che vuole vendicarsi.
Questo incrociarsi delle loro strade li porterà però a scoprire che c’è qualcosa che la polizia sta nascondendo, e decideranno di intraprendere una ricerca dell’uomo insieme, con la collaborazione del detective privato Jim Bob, vecchio amico di Russel.
In questa ricerca scopriranno il terribile passatempo di alcuni ricconi annoiati, che decideranno di fermare esponendosi in prima persona.
Devo essere onesta, all’inizio questo libro mi stava annoiando.
Mi chiedevo dove volesse andare a parare, dato che sembrava già tutto chiaro dopo poche pagine. Il ritmo era lento e non c’era nessuna suspense, e i personaggi sembravano piatti.

Da quando però i due uomini decidono di iniziare le ricerche, il libro cambia radicalmente.

E non diventa solo il classico di azione e spionaggio tra agenzie come si potrebbe pensare.
No qui c’è molto di più.

Si tratta delle strade intraprese nella propria esistenza, in cui chi sembra avere tutto e poter essere felice poi si fa tradire dalla sensazione di monotonia e dal bisogno di eccitazione e di qualcosa di eccitante, giocandosi tutto in pochi istanti.
Che è stata la strada intrapresa da Russel prima di finire in galera, ma è anche quello che sta mettendo alla prova Dane nel presente, portandolo a rischiare ed esporsi nel nome di un onore che forse nasconde qualcosa di diverso.

E si parla anche del rapporto padri-figli, come mostra anche la divisione in capitoli che ricalca un po’ quella del classico “Padri e figli” di Turgenev, non so se volontariamente o no.
Sia Dane con il padre, suicidatosi quando lui era molto giovane per motivazioni solo ipotizzabili, sia Russel con il figlio Freddy, abbandonato quando era molto piccolo per la vergogna di trovarsi in carcere, hanno questi rapporti lasciati in sospeso, che tornano a giocare un ruolo importante, andando a diventare l’uno per l’altro quella figura che in passato è mancata o non si rivela all’altezza delle aspettative.
Ed è questo che finisce per legarli, nonostante la conoscenza fatta in un modo non esattamente convenzionale, nell’affrontare la scelta più terribile che possa esistere per un padre, rischiando la propria vita.

“Non mi resta più niente da fare. Un uomo che è capace di uccidere il proprio figlio, qualunque cosa abbia combinato, è già andato in pezzi. Nell’anima. O come la vuoi chiamare. Ho messo le sue fotografie assieme a quel nastro maledetto e gli ho dato fuoco, cercando di bruciare anche tutto quello che provo per lui. Ma non ci sono riuscito. Tanto lo so, gli voglio ancora bene persino dopo quello che ha fatto, e poi non l’ho mai conosciuto veramente. Non significherà molto, Richard, ma se avessi potuto scegliere il figlio che volevo, l’avrei voluto esattamente come te.”


6 commenti:

  1. Lansdale è un autore che vorrei provare

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  2. io mi devo accodare a Dolci, questo è un autore che prima o poi vorrei recuperare perchè le sue trame mi ispirano tantissimo

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  3. E' un genere che non mi affascina però devo dire che data la notorietà dell'autore non mi dispiacerebbe provare a leggere magari scopro che mi piace

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