mercoledì 12 gennaio 2022

Purchè sia di serie - La bugia di un vicino - Blake Pierce (Chloe Fine #2)

 


Bene, continuiamo anche questo mese l'appuntamento che diventerà spero fisso e che riuscirò a mantenere questo tra i buoni propositi per il nuovo anno, cioè quello di proseguire (e magari portare a termine) le millemila serie che ho lasciato in sospeso negli anni.

Questo mese ho scelto di proseguire una serie di un autore che avevo letto un bel pò di tempo fa, cioè Blake Pierce.


Titolo: La bugia di un vicino (Chloe Fine #2)
Autore: Blake Pierce
Edizione: self published; 
Pagine 198
⭐⭐⭐



Era da tanto che pensavo a proseguire col secondo di questa serie, perché nonostante il primo non mi avesse davvero conquistata, avevo intuito che nell’autore, al tempo alle prime armi, ci fosse del potenziale.
E sicura hanno contribuito a tentarmi le continue mailing list in cui mi avvisavano delle nuove sue pubblicazioni: sì è un autore decisamente prolifico!

E in effetti questo secondo volume della serie che vede protagonista Chloe Fine, 27 anni, appena entrata nel FBI, è meglio del precedente, più strutturato, trama e intrecci costruiti molto meglio e con più accuratezza.
La protagonista continua a non essermi veramente simpatica, nel suo ostinarsi a tormentarsi e autoflagellarsi anche quando sembra che le cose vadano nel verso che vorrebbe. Va bene che nel primo c’era il caso della morte della madre non ancora risolto davvero, che qui continua a stressarci col suo accanirsi a cercare di avere a che fare col padre, ma questo un po’ lo capisco perché anch’io sono una persona che ha bisogno di avere sempre tutte le risposte e averle comprese appieno prima di lasciarle andare.
Ma il fatto di continuare a tormentare la sorella, di non accettare di stabilirsi in un posto e il non riuscire ad avere un rapporto civile con una persona se non sia di flirt con un essere umano di sesso opposto, quel suo accanirsi nel portare i propri problemi personali nel lavoro e continuare a farlo anche quando ne diventi consapevole, me la hanno resa proprio insopportabile, complice anche il tentativo dell’autore di renderla a tratti una eroina.
Devo ammettere di aver goduto al modo in cui si è svolto l’incontro col suo ex.😆

Il caso di questa donna, baby sitter che ha abbandonato la carriera politica, uccisa con un tubo di ferro apparentemente senza motivo, invece, mi è piaciuto abbastanza; anche se alcuni aspetti sono stati lasciati un poco in sospeso, tipo la relazione col passato della donna e la sorte della partner, mi è sembrata molto accurata la descrizione delle indagini dei due detective e arrivare alla scoperta del colpevole poco per volta seguendo mano a mano gli indizi.

Il mio dubbio però è nella definizione di thriller psicologico: prima cosa perché non ho ritrovato da nessuna parte gli elementi che lo definirebbero come thriller quanto quelli di un bel giallo, anche se breve; secondo perché non c’è proprio un bel nulla di psicologico nel caso, a parte i problemi mentali di qualcuno…

Tutto sommato è stata comunque una lettura piacevole che scorre via facile.


Che serie avranno scelto di proseguire le altre partecipanti ? Andiamo a scoprirlo!


8 commenti:

  1. io amo molto i thriller psicologici e devo dirti che tra i miei autori preferiti c'è Wulf Dorn. lui riesce sempre a conquistarmi.
    questo romanzo lo conosco solo di nome ma non ho mai letto ne questo ne il precedente. ma non mi convince soprattutto se dici che il primo non ti ha entusiasmata.

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  2. Risposte
    1. Io avevo letto il primo anni fa per una challenge ma non ne ero contentissima e quindi la avevo un po’ lasciata da parte finora

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  3. Blake Pierce non mi è nuovo come autore ma non ho ancora letto nulla di suo

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  4. non conoscevo assolutamente questa serie, ma non sono convinta

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    1. Infatti io aspetterei a completare la serie prima di consigliarla sinceramente

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