sabato 13 novembre 2021

La casa sul mare celeste - TJ Klune

 

Titolo: La casa sul mare celeste
Autore: T J Klune
Edizione: Mondadori; 13 luglio 2021
Pagine 348
⭐⭐⭐⭐⭐

Linus è un assistente sociale del Dimam, il dipartimento della magia minorile, che vive le sue giornate in maniera sempre uguale e senza novità, in una Londra alquanto triste, senza amici ma con vicini e colleghi insopportabili, e con l’unico conforto della sua gatta Calliope che però è un po’ intrattabile.
Effettua ispezioni negli orfanotrofi che ospitano bambini magici, e osserva alla lettera tutte le norme contenute nel manuale, che ogni tanto rilegge.
Finché un bel giorno viene contattato dai suoi superiori per un incarico speciale del quarto livello di segretezza: dovrà ispezionare un orfanotrofio molto particolare, situato su un’isola occupata solo da loro, con dei bambini davvero speciali.

L’incontro che fa Linus con il mare prima, poi con ogni singolo abitante dell’isola e successivamente anche del villaggio riescono a sconvolgere la sua tranquilla esistenza e le difese che si è costruito con le sue rigide norme.
La dolcezza che assale nella lettura di questo libro è immensa e riesce a ricoprirti ad ogni pagina!
Eppure non si tratta di una storia d’amore come sembrerebbe dalla trama, anzi quella è marginale e si rivela davvero solo alla fine.
Eppure l’amore è dentro ogni singola parola e ogni gesto compiuto da tutti i protagonisti di questa storia.
Si tratta di diversi tipi di amore: da quello per gli animali, a quello familiare (perché scoprirete presto come quell’orfanotrofio sembri più una famiglia), quello per la natura, quello per il luogo da cui si proviene, quello per il proprio lavoro, quello per la musica...e sono tutti ugualmente importanti, da curare e coltivare.

E farà sorridere come nelle parole di quei piccoli mostriciattoli, perfino nelle minacce sanguinarie di Lucy e in quelle di morte di Talia, ne verrà fuori tanto.

I temi affrontati sono importantissimi ma su tutti e per me prevalente, quello della paura del diverso e dei pregiudizi.
Il messaggio che lancia Klune qui non è di utopia come si potrebbe pensare con una storia del genere che somiglia ad una fiaba, per la netta distinzione che ci assale inizialmente tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ma anzi è estremamente realistico: non smetteranno mai di esistere pregiudizi e persone che li ascolteranno, ma questo non deve spingere a nascondersi ed evitare di vivere per la paura, perché, qualsiasi sia la propria natura, tutti abbiamo il diritto di vivere la nostra vita.
Anche se, quando ne facciamo la conoscenza è invece proprio ciò che stanno facendo tutti o quasi i personaggi, evitando di viverla realmente, per paure diverse ma con il comune intento di evitare la sofferenza.
E, come poi Linus scoprirà nel corso del mese che trascorrerà sull’isola, sono più gli adulti a lasciarsi scalfire da certi gesti, che i bambini, che dimostrano una gran resilienza.
E per una come me che ha lottato tanto e a lungo per arrivare a credere in questo messaggio e accettarsi così com’è, con i miei difetti e le mie stranezze, è stato davvero confortante leggerlo tra le parole di questo libro.

Inoltre Klune è capace senza grandi descrizioni, di mostrarci un mondo interamente a colori, squillanti e dalle sfumature intense, un po’ come la magnifica copertina. La natura che avvolge questa casa nell’isola di Marsyas è spettacolare e farebbe venir voglia a chiunque di essere lí (come sentiremo ripetere da Linus)😉

La cosa più bella in assoluto è però per me il fatto che questo libro faccia ridere un sacco!
Riuscire a far sorridere e a narrare queste cose con una leggerezza tale, che te le fa piacevolmente entrare dentro quasi senza accorgertene, senza impatti forti, è la più grande dote di uno scrittore che avevo letto in vesti diverse e non mi sarei aspettato capace di questo piccolo capolavoro!

È stato impossibile non farsi toccare il cuore da ciascuno degli splendidi personaggi, ma soprattutto dai bambini, queste tenerissime ma anche forti creature, capaci di mostrare i lati più diversi delle loro personalità, molto diverse una dall’altra, ma tutti in grado di meravigliare e stupire regalando agli adulti i più importanti insegnamenti con una semplicità disarmante e mostrando una capacità di amare immensa nonostante le sofferenze che hanno subito, ognuno in maniera diversa, nel proprio passato.
Fino ad arrivare ad Arthur, con quella peggiore.

Questo libro si è rivelato il più bel fantasy che abbia letto negli ultimi tempi, capace al contempo di farmi ridere e piangere, di stupirmi e coccolarmi, come non succedeva da tanto.

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