domenica 28 novembre 2021

"Ci provo con..." Volevo solo sfiorare il cielo - Silvia Ciompi

 



Ed eccoci all'appuntamento mensile con la rubrica "Ci provo con..." ideata da Chiara Ropolo.

Questa volta è andata decisamente meglio! Il titolo scelto è stato "Volevo solo sfiorare il cielo", primo libro letto della Ciompi che mi ha conquistata!


Titolo: Volevo solo sfiorare il cielo
Autore: Silvia Ciompi
Edizione: Sperling & Kupfer; 9 marzo 2021
Pagine 414
⭐⭐⭐⭐


Clelia è una giovane ragazza dell’isola d’Elba, che porta sul corpo e nell’anima le cicatrici dell’incidente in cui la mamma Emma ha perso la vita.  Ha bandito dalla propria vita i colori, le emozioni, i sentimenti, e la musica che la mamma le aveva insegnato ad amare con tutta se stessa.

Fino al momento in cui incontra Lorenzo, adolescente come lei, fuggito da Roma, quartiere Tor bella monaca in cui vive, per rifugiarsi dallo zio, fratello della mamma, dalle verità che gli hanno devastato l’anima e distrutto il futuro. Eppure la forza della vita in lui è più forte della sua volontà, e quando incontra Clelia, sulla porta dello scantinato che la madre le avrebbe voluto regalare per fare la sua radio, urla dentro di lui.

Tra i due è guerra aperta, senza esclusione di colpi, ma come cane e gatto, imparano pian piano a conoscersi e a scoprirsi.

Non credevo che questo tipo di romanzo, young adult in più, avrebbe potuto toccarmi così profondamente, ma così è stato.

Ci sono stati tanti sorrisi, soprattutto nella prima parte del libro, ma anche tante lacrime.

I protagonisti sono due giovani in tutto e per tutto, con un gran peso sulle spalle, forse troppo grande per la loro età, con tanti difetti, e che commettono tanti errori, ma proprio per questo risultano veri, anche se forse a tratti un po' eccessivi.

La musica è una delle grandi protagoniste di questo libro, pervade la storia e crea l’atmosfera. Risalta fin dai titoli della playlist la differenza tra i gusti più moderni di Lorenzo e quelli retrò di Clelia, che mostra una infinita cultura in campo musicale, trasmessale dal nonno che adorava, riuscendo anche, dall’incontro, ad estendere i propri interessi.

Il gioco del “Se fosse una canzone…” è un qualcosa che io ho sempre fatto, pur senza conoscerlo in questo modo, perché la musica è sempre stata una costante della mia vita, in particolar modo da ragazzina e mi ha aiutata a superare tante difficoltà e certi momenti più duri.

Mi sono appassionata anche ad andare a ricercare alcune delle canzoni citate, scoprendo di conoscerle ma non sapendo che il titolo fosse quello.

Ad un certo punto mi sono resa conto di provare un certo fastidio per certi comportamenti di Clelia e di innervosirmi spesso per un suo modo di reagire. Interrogandomi su queste mie sensazioni però sono arrivata a capire che ciò succedeva come in una sorta di transfert, perché mi riconoscevo in lei, rivedendo la ragazzina che sono stata, non tanto per le perdite, che per fortuna non ho vissuto né per mio padre né per mia madre, ma per il mio caro nonnino, a cui ero molto legata e che è mancato troppo presto, quanto per delle esperienze vissute, per la fragilità, e per il modo di reagire chiudendosi in se stessa per difendersi, in vestiti neri e che coprano il più possibile, e per il buttarsi via in maniera autodistruttiva, quando ci si crede inadeguati all’amore, non degni di essere amati, rischiando in ogni singola azione e in ogni parola detta che ferisce le persone a cui si tiene di più, ma che nascondono un urlo di dolore, e il bisogno di essere salvati.

Ed è per questo che in certi momenti, dal senno di poi di adulta, avrei voluto fermarla, farla ragionare, abbracciarla e, cullandola, dirle che la colpa non era sua.

Anche i personaggi secondari, come Ahmed, l’amico di orgini pakistane figlio del kebabbaro ma nato sull’isola, Roberto ed Emanuele, coppia gay forte e tenera allo stesso tempo, ma anche simpaticissima, e la nonna Bruna, memore dell’amore infinito con il marito andato, sono perfetti, o meglio imperfetti, e, proprio  nella loro imperfezione, arrivano dritti al cuore.

L’isola, che fa da sfondo alla storia, diventa in realtà la protagonista principale, collaborando con tutti i suoi scenari, splendida e selvaggia, a conquistare il cuore del lettore e a coinvolgerlo in questa storia d’amore. Ma, accanto a questa, c’è una Roma selvaggia, degradata, dura e ostile, l’aspetto meno turistico e meno pubblicizzato di questa capitale, ma ugualmente innegabile, che, affiancata all’isola, ne sembra il contraccolpo, come se le ambientazioni riflettessero gli spiriti di questi ragazzi, belli e solari, ma anche provati da una esistenza di dolori.

La parte più difficile da accettare della storia è quella di Lorenzo, del suo rapporto con la sua famiglia, quella che spacca davvero il cuore in due e che mi ha fatta riflettere tanto sull’adeguatezza di certe scelte. E mi sono ritrovata a cambiare parere su questo, prima condannandole assolutamente come egoistiche e poi, invece, riuscendo a comprendere dalle parole di una mamma, quanto amore possa esserci dentro, e quanto credere alla forza e all’invincibilità di un amore possa rendere emozionanti anche delle decisioni che sembrano una condanna.

Se dovrete decidere di leggere questo libro non fermatevi alla trama, perché vi svierebbe facendovi credere che si tratti semplicemente della storia d’amore di due “regazzini”. Non è così. E’ un pugno dritto allo stomaco, una lama tagliente che fa sanguinare. Ma bello bello bello.


Ed ora andate pure a curiosare tra le letture dei tanti blog partecipanti per vedere se a loro questo mese sia andata bene come a me!!!!


12 commenti:

  1. primo libro che ho letto della Ciompi e me ne sono innamorata. un pungo in faccio vero ma ne vale la pena

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    1. Vero infatti ho inserito in wishlist anche gli altri suoi titoli!!!

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  2. Devo dire che la tua recensione mi ha fatto venire una voglia assurda di leggere questo libro, magari sarà uno dei miei "ci provo con..." dei prossimi mesi.
    Mi hai conquistata dal punto in cui hai detto che la musica è una parte importante nella storia, voglio perdermi anche io in questo sfondo

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    1. Davvero Sara lo è!!! Tantissimo!!! E magari tu conosci anche le canzoni che ascolta lui!!!🤣

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  3. Wow!! Mi ha impressionato questa tua recensione, ho colto davvero le emozioni che hai provato nel leggerlo. Sembra davvero molto interessante e profonda come lettura!

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    1. Lo è davvero Sabri!!! E non lo avrei mai detto a vedere la copertina e nè a leggere la trama, quindi consiglio di provarci perché non se ne resterà delusi!

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  4. Che bello questo libro, anche io ho conosciuto la Ciompi con questo romanzo

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    1. Io voglio assolutamente leggerne qualcun altro suo! Tu ne hai già letti altri? Quali mi consiglieresti?

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  5. Amo la scrittura dell Ciompi, questo libro l'ho adorato

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  6. Ho letto un solo libro della Ciompi, Tutto il buio dei miei giorni, e mi è piaciuto molto, una lettura davvero intensa

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    1. Oh allora sarà il prossimo suo titolo che leggerò!💪🏼😊

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