Ed eccoci all'appuntamento mensile con la rubrica "Ci provo con..." ideata da Chiara Ropolo.
Questa volta è andata decisamente meglio! Il titolo scelto è stato "Volevo solo sfiorare il cielo", primo libro letto della Ciompi che mi ha conquistata!
Clelia è una giovane ragazza dell’isola
d’Elba, che porta sul corpo e nell’anima le cicatrici dell’incidente in cui la
mamma Emma ha perso la vita. Ha bandito
dalla propria vita i colori, le emozioni, i sentimenti, e la musica che la
mamma le aveva insegnato ad amare con tutta se stessa.
Fino al momento in cui
incontra Lorenzo, adolescente come lei, fuggito da Roma, quartiere Tor bella
monaca in cui vive, per rifugiarsi dallo zio, fratello della mamma, dalle
verità che gli hanno devastato l’anima e distrutto il futuro. Eppure la forza
della vita in lui è più forte della sua volontà, e quando incontra Clelia,
sulla porta dello scantinato che la madre le avrebbe voluto regalare per fare
la sua radio, urla dentro di lui.
Tra i due è guerra aperta,
senza esclusione di colpi, ma come cane e gatto, imparano pian piano a
conoscersi e a scoprirsi.
Non credevo che questo tipo
di romanzo, young adult in più, avrebbe potuto toccarmi così profondamente, ma
così è stato.
Ci sono stati tanti sorrisi, soprattutto nella prima parte del libro, ma anche tante lacrime.
I protagonisti sono due
giovani in tutto e per tutto, con un gran peso sulle spalle, forse troppo
grande per la loro età, con tanti difetti, e che commettono tanti errori, ma
proprio per questo risultano veri, anche se forse a tratti un po' eccessivi.
La musica è una delle grandi
protagoniste di questo libro, pervade la storia e crea l’atmosfera. Risalta fin
dai titoli della playlist la differenza tra i gusti più moderni di Lorenzo e
quelli retrò di Clelia, che mostra una infinita cultura in campo musicale,
trasmessale dal nonno che adorava, riuscendo anche, dall’incontro, ad estendere
i propri interessi.
Il gioco del “Se fosse una
canzone…” è un qualcosa che io ho sempre fatto, pur senza conoscerlo in questo
modo, perché la musica è sempre stata una costante della mia vita, in
particolar modo da ragazzina e mi ha aiutata a superare tante difficoltà e
certi momenti più duri.
Mi sono appassionata anche ad
andare a ricercare alcune delle canzoni citate, scoprendo di conoscerle ma non
sapendo che il titolo fosse quello.
Ad un certo punto mi sono
resa conto di provare un certo fastidio per certi comportamenti di Clelia e di
innervosirmi spesso per un suo modo di reagire. Interrogandomi su queste mie
sensazioni però sono arrivata a capire che ciò succedeva come in una sorta di
transfert, perché mi riconoscevo in lei, rivedendo la ragazzina che sono stata,
non tanto per le perdite, che per fortuna non ho vissuto né per mio padre né
per mia madre, ma per il mio caro nonnino, a cui ero molto legata e che è
mancato troppo presto, quanto per delle esperienze vissute, per la fragilità, e
per il modo di reagire chiudendosi in se stessa per difendersi, in vestiti neri
e che coprano il più possibile, e per il buttarsi via in maniera
autodistruttiva, quando ci si crede inadeguati all’amore, non degni di essere
amati, rischiando in ogni singola azione e in ogni parola detta che ferisce le
persone a cui si tiene di più, ma che nascondono un urlo di dolore, e il
bisogno di essere salvati.
Ed è per questo che in certi
momenti, dal senno di poi di adulta, avrei voluto fermarla, farla ragionare,
abbracciarla e, cullandola, dirle che la colpa non era sua.
Anche i personaggi secondari,
come Ahmed, l’amico di orgini pakistane figlio del kebabbaro ma nato
sull’isola, Roberto ed Emanuele, coppia gay forte e tenera allo stesso tempo,
ma anche simpaticissima, e la nonna Bruna, memore dell’amore infinito con il
marito andato, sono perfetti, o meglio imperfetti, e, proprio nella loro imperfezione, arrivano dritti al
cuore.
L’isola, che fa da sfondo alla
storia, diventa in realtà la protagonista principale, collaborando con tutti i
suoi scenari, splendida e selvaggia, a conquistare il cuore del lettore e a
coinvolgerlo in questa storia d’amore. Ma, accanto a questa, c’è una Roma
selvaggia, degradata, dura e ostile, l’aspetto meno turistico e meno
pubblicizzato di questa capitale, ma ugualmente innegabile, che, affiancata
all’isola, ne sembra il contraccolpo, come se le ambientazioni riflettessero
gli spiriti di questi ragazzi, belli e solari, ma anche provati da una
esistenza di dolori.
La parte più difficile da
accettare della storia è quella di Lorenzo, del suo rapporto con la sua
famiglia, quella che spacca davvero il cuore in due e che mi ha fatta
riflettere tanto sull’adeguatezza di certe scelte. E mi sono ritrovata a
cambiare parere su questo, prima condannandole assolutamente come egoistiche e
poi, invece, riuscendo a comprendere dalle parole di una mamma, quanto amore
possa esserci dentro, e quanto credere alla forza e all’invincibilità di un
amore possa rendere emozionanti anche delle decisioni che sembrano una
condanna.
Se dovrete decidere di
leggere questo libro non fermatevi alla trama, perché vi svierebbe facendovi
credere che si tratti semplicemente della storia d’amore di due “regazzini”.
Non è così. E’ un pugno dritto allo stomaco, una lama tagliente che fa
sanguinare. Ma bello bello bello.
primo libro che ho letto della Ciompi e me ne sono innamorata. un pungo in faccio vero ma ne vale la pena
RispondiEliminaVero infatti ho inserito in wishlist anche gli altri suoi titoli!!!
EliminaDevo dire che la tua recensione mi ha fatto venire una voglia assurda di leggere questo libro, magari sarà uno dei miei "ci provo con..." dei prossimi mesi.
RispondiEliminaMi hai conquistata dal punto in cui hai detto che la musica è una parte importante nella storia, voglio perdermi anche io in questo sfondo
Davvero Sara lo è!!! Tantissimo!!! E magari tu conosci anche le canzoni che ascolta lui!!!🤣
EliminaWow!! Mi ha impressionato questa tua recensione, ho colto davvero le emozioni che hai provato nel leggerlo. Sembra davvero molto interessante e profonda come lettura!
RispondiEliminaLo è davvero Sabri!!! E non lo avrei mai detto a vedere la copertina e nè a leggere la trama, quindi consiglio di provarci perché non se ne resterà delusi!
EliminaChe bello questo libro, anche io ho conosciuto la Ciompi con questo romanzo
RispondiEliminaIo voglio assolutamente leggerne qualcun altro suo! Tu ne hai già letti altri? Quali mi consiglieresti?
EliminaAmo la scrittura dell Ciompi, questo libro l'ho adorato
RispondiEliminaA quale mi consiglieresti di passare ora?
EliminaHo letto un solo libro della Ciompi, Tutto il buio dei miei giorni, e mi è piaciuto molto, una lettura davvero intensa
RispondiEliminaOh allora sarà il prossimo suo titolo che leggerò!💪🏼😊
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