venerdì 30 luglio 2021

RECENSIONE DOPPIA Il meraviglioso mago di Oz - Frank Baum

 

Ed eccoci di nuovo qui con una delle nostre recensioni doppie!

Questa volta vi parleremo del libro famosissimo di Baum "Il meraviglioso mago di Oz", meglio conosciuto dal titolo del film come "Il mago di Oz".

Ma stavolta, udite udite, sarò in compagnia di una amica di eccezione, perchè con me non dialogherà Sara ma Rita!😊


Titolo: Il meraviglioso mago di Oz
Autore: Lyman Frank Baum
Edizione: Mondadori; 8 maggio 2012
Pagine 190 illustrato
⭐⭐⭐⭐


Rita

Mi è sempre piaciuto Il Mago di Oz, è un libro che ha un certo fascino intrinseco, come anche il personaggio di Dorothy che ho sempre ritenuto molto interessante. Brillante, innocente e piena di energie. Capace di vedere la ricchezza nelle cose e nelle situazioni, la bambina che dovrebbe essere in ognuno di noi. Quella che aiuta il leone a diventare coraggioso, che aiuta l'uomo di latta a trovare il proprio cuore e che aiuta lo spaventapasseri a diventare intelligente. È la bambina che non si ferma davanti alle apparenze, ma che vince anche le avversità di un tornado o le stregonerie della Strega dell'Ovest. Per tornare poi a casa sua, in Kansas, con il suo fido cagnolino Toto e un vestitino di cotonina bianco con quadretti azzurri un po' scolorito.


Emanuela

Lo rileggerei all’infinito come guarderei il film all’infinito pur conoscendolo quasi a memoria! La storia di Dorothy con il cagnolino Toto credo la conoscano tutti...quella del leone codardo, dell’uomo di latta senza cuore e dello spaventapasseri sciocco, o meglio che si credevano tali ma che poi scoprono di non esserlo, ha fatto emozionare milioni di bambini compresa me! Ma le scarpette rosse sono un rimpianto...che non esistano nella realtà delle scarpette che permettano di teletrasportarsi è stata una grande delusione!!!! 😄


E ora veniamo alle nostre domande:


Emanuela: Io ti chiedo: dal libro è stato tratto un vecchio film molto famoso con la strepitosa Judie Garland. Lo hai visto? Quali sono le differenze che più ti hanno colpita?


Si ho visto il film del 1939 e anche se è un bel film, non è completamente aderente al libro. Prima fra tutte la differenza delle scarpette che la Strega del Nord regala a Dorothy come premio per aver sconfitto la Strega dell'Est. Nel libro sono d'argento, nel film sono rosse con i brillantini. C'è da dire che questo cambio, ha sviluppato un nuovo immaginario per cui Dorothy è la ragazzina con il vestitino a quadretti bianchi e azzurri e le scarpette rosse. Anche a livello di trama, la parte in cui ci sono problemi con la vicina arcigna che vuole avvelenare Toto è completamente inventata. E molte altre cose all'interno del film sono pura fantasia dello sceneggiatore. Resta un bel film musicale, da vedere, ma da considerare come una libera interpretazione del libro di Baum.


Rita: Cosa ne pensi tu del personaggio del Mago di Oz? Perché pensi che Baum abbia scelto proprio questo titolo?


Bella domanda! Non ho mai letto nulla al riguardo onestamente ma credo che l’intenzione fosse quella di coniugare l’idea di un mago, di quelli proprio classici, che fanno le magie e conquistano i bambini, con quella dell’insegnamento finale o morale che i maghi che fanno le magie davvero non esistono ma che sono maghi gli esseri umani che non si arrendono mai e lottando riescono sempre a farsi coraggio e a venire fuori anche dalle situazioni più difficili.


Emanuela: In questo libro ci sono tanti personaggi e scene che costituiscono allegorie della realtà: tu quale hai preferito in assoluto e perchè? E della strega che mi dici?


Questa è una domanda molto interessante! Ho anche difficoltà a risponderti sai? Perché è molto simile alla mia prossima domanda ahahha però lasciami pensare...

Allora.. Potremmo parlare un po' della metafora quotidiana, in quanto la Strega dell'Ovest potrebbe rappresentare la siccità e l'aridità non solo del terreno (c'è il deserto) ma dell'anima, come Oz potrebbe essere la rappresentazione dell'apparenza e quindi dell'ostentazione (vive nella Città di Smeraldo, l'oro verde, I dollari).. Dorothy è l'innocenza dei bambini, ma anche la rappresentazione del potere di ogni donna. Non è un caso che ci sia una certa carenza di poteri e sentimenti sul fronte maschile (il leone non ha coraggio, Oz non ha i poteri, ecc ecc..). Però vorrei soffermarmi prima di tutto sulla funzione di qualsiasi allegoria, a prescindere da quale essa sia. L'allegoria non è solo una rappresentazione di qualcosa, ma anche l'ambizione alla quale aspirare. Il leone che manca di coraggio è l'uomo comune che spesso si lascia abbattere da situazioni circostanti ma che deve solo scoprire il coraggio che è dentro di sé. Potremmo anche dire che, solo con gli occhi dei bambini (Dorothy) possiamo dare speranza al mondo, al nostro mondo e a noi stessi.

Forse preferisco quella dell'innocenza di Dorothy, la bambina che con il suo cuore gentile e la voglia di amare restituisce a ciascuno il suo essere. È vero quando i Munchkin le dicono che è una strega, ma sec me è un modo diverso di considerarla. Perché per l'appunto lei ha il dono di focalizzarsi sulle persone e sui personaggi, valorizzandole, dando loro uno scopo.


Rita: Se avessi scritto tu Il Mago di Oz, cosa avresti aggiunto? Cosa avresti tolto?


Difficile anche questa...😆

Forse avrei fatto la strega dell’est un po’ meno svampita anche se ho apprezzato che fosse una vecchina e non la fotomodella del film😆e poi non ho apprezzato tanto la figura di zia Emmy come è tatteggiata nel libro, anche se si ricollega sicuramente all’aspetto dell’aridità a cui accennavi tu, ed anche Toto a tratti mi ha infastidita.

Aggiunto...non credo sarei riuscita ad essere più brava e fantasiosa di Baum!


Ahahah anche io ho trovato fastidioso Toto.. Con tutto che adoro i cani, però davvero.. In alcune occasioni è stato disturbante


Rita: Cmq La mia ultima domanda verte proprio sull'audiolibro. Sei solita ascoltare audiliobri? Cosa ne hai pensato di questo? La sua voce era adatta e versatile per tutti i personaggi?


Ah no è il terzo che ascolto nella mia vita fino ad ora. I primi due mi avevano icuriosita per le interpretazioni ed erano Candido e l’ottimismo letto da Neri Marcorè e Il buio oltre la siepe letto dalla Cortellesi, due attori che amo. Però ho abbandonato questa categoria perché durante l’ascolto non riesco a stare ferma e faccio altro e mi distraggo e poi perdo il filo. Di questo poi non mi è proprio piaciuta nemmeno l’interpretazione. A te invece?


Lui aveva una bella dizione e una bella pronuncia, ma era un po' sempre lo stesso. Un po' troppo monotonico. Quindi non l'ho amato molto. Penso ci avrebbe dovuto mettere più interpretazione. Però partiamo dal concetto che non ho mai ascoltato audiolibri perché mi sembra di non dedicarmi troppo bene all'ascolto. Al contrario di quando ascolto la musica, con l'audiolibro mi distraggo


Emanuela: Io invece ti chiedo, dato che parlavamo di seguiti, se potessi scrivere tu un seguito o pensare a come continui la vita di Dorothy dopo quest’esperienza, cosa immagineresti?


Mmmm questa è molto difficile come domanda. Viene facile supporre di continuare il viaggio con lei bambina. Ma cosa succederebbe se la vedessimo 10 o 15 anni dopo? Penso che potrebbe essere una giovane donna ambiziosa, conscia della sua immaginazione e della sua esperienza. Forse, la vedrei una illustratrice: attraverso la sua abilità potrebbe raccontare storie e disegnarle. Sempre con la possibilità di fuggire dal mondo grazie alle sue scarpette d'argento.


Non vi è venuta voglia di correre a leggerlo? Aspettiamo di sapere voi che avreste risposto!😉

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