giovedì 10 febbraio 2022

Il viaggio straordinario. Olga di carta #1 - Elisabetta Gnone

 

Titolo: Il viaggio straordinario. Olga di carta.
Autore: Elisabetta Gnone
Edizione: Salani; 7 giugno 2018
Pagine 304
⭐⭐⭐⭐⭐


Olga Papel è una bambina molto originale del paese di Balicó che allieta le giornate della gente del posto con le sue storie, che narra in compagnia degli inseparabili amici Mimma e Bruco, e della new entry Ari.
Queste storie servono a tutti per alleggerire le giornate, superare momenti difficili e far del bene ai cuori, migliorando il clima generale.
La nonna Almida però è un po’ preoccupata per questa sua originalità…

Questa storia per bambini è, esattamente come le storie che narra la bambina, una storia che fa bene al cuore.
Leggerla è come una carezza, come una piccola dolcezza fatta a se stessi.
Oltre alla storia vera e propria, sia quella di Olga, che nasconde un particolare nascosto che raggela improvvisamente, la storia della bambina di carta nasconde tantissimi messaggi.

Primo tra tutti: la convenzionalità e la soggettività del valore che diamo alle cose, di cui Olga è bene a conoscenza essendo fatta di carta, e con cui si trova a fare i conti il venditore di storie.
Poi c’è il fatto che a ognuno durante la propria vita, prima o poi, capita di sentirsi perduto. Ad Olga succede spesso durante questo viaggio, nonostante trovi sempre il modo per rialzarsi e andare avanti, e questo rimanda anche all’importanza degli amici in questo, nel ruolo che giocano nell’aiutare a superare le difficoltà.
Poi troviamo anche il “diffidare delle scorciatoie” che potremmo leggere come il non scendere mai a compromessi, che può essere perlopiù un bene, se riferito al restare fedeli a se stessi e a ciò in cui si crede, e nel non cercare dei modi per evitare di affrontare i problemi, ma può diventare anche però un male, se lo si legge come il non essere mai pronti a mettersi in discussione modificando il proprio punto di vista o il pretendere tutto sempre esattamente come lo si desideri.
E abbiamo anche la metafora dell’ “essere tagliati in due”, da un’assenza, da un dolore, da un gesto o un avvenimento che feriscono, ma che Olga, in entrambe le versioni, è capace di affrontare in maniera molto matura, senza prendersela con persone esterne o attribuire volontà assenti.

Ma i messaggi più importanti e che sono presenti dall’inizio alla fine, sono quelli della dote che possiede ciascuno di noi, nessuno escluso, e dell’unicità di ognuno, contrapposta al desiderio di normalità di Olga, motivo che la spinge ad affrontare quel viaggio, e per cui le serviranno tutte le esperienze che si troverà a fare, ma proprio tutte dall’inizio alla fine, per riuscire a comprenderlo davvero.
E prima Tasso e Melo, e poi la strampalata brigata del Miomagnifico spettacolo, saranno i personaggi che faranno da mezzo per questo.

Olga si troverà ad affrontare le tre prove della maga che la costringeranno a guardare dentro di sè e ci vorrà tutto il tempo necessario per arrivare a realizzare finalmente la consapevolezza che aveva già conquistato durante tutte le sue esperienze.

Questo libro mi è stato fornito dalla Salani (che ringrazio) per la challenge Il tesoro di capitan Li braio per i piccoli lettori, in collaborazione col progetto Lettori si diventa.

4 commenti:

  1. Leggevo il racconto di Olga e pensavo proprio alla carta come materiale: è vero che è un materiale ‘leggero’, se si bagna si distrugge eppure quante cose ci permette di fare? Senza la carta non leggeremo i nostri amati libri, senza la carta non avremo la possibilità di scrivere diari, lettere, cartoline oppure disegnare … E’ con la carta che si fanno gli origami e a chi obbietta che oggi usiamo i PC, io rispondo che, si è vero che il computer ci dà la possibilità di scrivere in modo più veloce ma tramite la funzionalità stampa possiamo scegliere di imprimere (dove?) sulla carta quello che scriviamo. Nella sua fragilità, la carta si rivela uno strumento utile ed essenziale.

    Ognuno di Noi , molto probabilmente ha una parte di sé che è come la carta: deve solo trovare il suo utilizzo nella vita!

    RispondiElimina
  2. Condivido questa metafora.
    L’unicità e il valore di ciascuno sono palesi all’esterno e probabilmente dobbiamo solo provare ad essere un po’ più oggettivi e imparare a guardarci da fuori, per accorgercene!

    RispondiElimina