mercoledì 28 aprile 2021

Rosso, bianco e sangue blu - Casey McQuiston


Sono molto indecisa sul voto da dare a questo libro perché non vorrei penalizzarlo eccessivamente, essendomi fondamentalmente non dispiaciuto, ma il romanzo rosa è un genere che già in partenza mi è ostico.

In effetti qui ho apprezzato particolarmente le parti più storiche e politiche, relative agli intrighi elettorali americani per l’elezione del presidente, e alle eredità non materiali della discendenza reale britannica.

Titolo: Rosso, bianco e sangue blu
Autore: Casey McQuiston
Edizione: Hope; 18 febbraio 2021
Pagine 501
⭐⭐⭐


La storia verte tutta sulla relazione tra i due giovani della famiglia presidenziale e di quella reale, Alex e Henry.
Nello specifico il primo si scopre bisessuale (sicuro?) proprio nella storia con Henry che nasce come scontro, nonostante avesse avuto già in passato delle esperienze con un amico.
Il fatto però che ricoprano proprio quei ruoli creerà non pochi problemi.

La storia d’amore tra i due è carina, non sdolcinata, a tratti fanno ridere anche nei loro modi di apostrofarsi o nelle mail che si scrivono.
Il problema però è la trama praticamente inesistente che dalle 100 pagine in poi mi ha annoiata profondamente. Continuano a farsi pippe mentali su chi va da chi, ti voglio non ti voglio, siamo lontani mi manchi, praticamente per tutto il libro.
E almeno 400 pagine di questo sono eccessivamente troppe.
Finalmente nelle ultime cento pagine la storia si vivacizza. I nodi vengono al pettine e si deve affrontare la realtà assumendosi delle responsabilità, ma proprio tutti dal primo all’ultimo!

Il fatto che si parli della prima presidentessa americana sembra utopia ma la citazione a Biden come vicepresidente è quantomai allusiva.
Anche la presenza del principe Philip più bacchettone che richiama il “retaggio culturale” e invece il più giovane tormentato che desidera andare in America e sconvolge la storia di secoli della famiglia reale, diciamo che oggi fa venire tanto in mente qualche vicenda sentita in tv🤔

Molto interessante il modo in cui viene affrontata la tematica dell’omosessualità. Sicuramente molto fiabesca questa come conclusione ma lascia una ventata di positività e di speranza, proprio quando poi si assiste invece ad episodi di discriminazione e violenza spesso, e la proposta di legge perché diventino reati non sta avendo vita facile.
Come esperienza viene trattata anche la tematica delle famiglie allargate, con genitori divorziati e beh anche questa qui trova una manifestazione inusuale, dove il massimo dei problemi è la discussione per le scelte di campagna elettorale.

Alla fine complessivamente assegno tre stelle perché è tutto sommato sufficiente per gli aspetti che ho detto, ma una volta chiuso non mi lascia granché da ricordare.

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